Scontro totale tra Pd e Terzo polo. A innescare la miccia ci ha pensato Carlo Calenda, frontman dell’asse Azione/Italia Viva ed ex alleato dem. Intervenuto ai microfoni di RTL 102.5, l’ex ministro dello Sviluppo Economico ha rilasciato alcune dichiarazioni a sorpresa: “Non farò un’alleanza con il Pd dopo il voto, altrimenti l’avrei fatta prima. Vorrei fare un governo di larga coalizione, che pacifichi l’Italia. Serve un’alleanza comune, mi auguro anche con Giorgia Meloni”.



L’apertura di Calenda anche a Fratelli d’Italia ha mandato su tutte le furie il segretario Pd. “Mi sembra che si sia chiarito che il Terzo polo guarda a destra”, le parole di Enrico Letta: “Questa è la conferma che chi vuole battere la destra ha un solo voto utile: quello per il centrosinistra”. Un affondo che ha “costretto” l’ex manager di Sky a ribattere: “Enrico, sei una specie di disco rotto”.



SCONTRO CALENDA-LETTA

Ma non è finita qui. Calenda e Letta hanno discusso a proposito anche del “voto utile” rivendicato dal segretario Pd. Il leader del Terzo polo non ha utilizzato troppi giri di parole: “L’unico voto utile è quello per un programma di governo serio e una coalizione coerente. Il resto è la stanca ripetizione di quanto avvenuto negli ultimi trent’anni – il voto contro – a danno dell’Italia. Inoltre con 4 coalizioni il voto utile esiste solo nel proporzionale”.

Le posizioni di Calenda contro il segretario dem hanno spinto altri esponenti Pd a prendere posizione. Netto l’ex ministro Francesco Boccia: “Votare nei collegi uninominali Terzo polo o M5S, per com’è fatta questa pessima legge elettorale non a caso voluta da Renzi, è come votare Meloni. È esattamente quello che succede nei turni unici nelle elezioni regionali. In molte occasioni ce l’abbiamo fatta contro la destra unita, come dimostrano le elezioni regionali scorse e ce la faremo ancora con il sostegno degli elettori che credono in un’Italia europeista e progressista”.