LA “BOMBA” DI CARLO CALENDA CONTRO PIùEUROPA: “PRESERO SOLDI DA SOROS PER UN LISTONE ANTI-FASCISTA”
Non si placa lo scontro tra le opposizioni, specie dopo l’ultima “bomba politica” lanciata dal leader di Azione e del Terzo Polo Carlo Calenda contro i suoi ex alleati pre-Elezioni, PiùEuropa di Bonino e Della Vedova (il “Fronte Repubblicano” si ruppe in pochi giorni dopo lo strappo tra Calenda e il Pd di Letta, ndr). In un passaggio del nuovo libro di Bruno Vespa “La grande tempesta” a breve in uscita, il frontrunner del Terzo Polo afferma «George Soros ha sovvenzionato con un milione e mezzo di euro +Europa ponendo come condizione imprescindibile che si facesse un listone antifascista»». Calenda racconta al giornalista della Rai di aver sostenuto davanti al segretario del Pd, nei giorni caldi dopo la caduta del Governo Draghi e l’annuncio di nuove Elezioni, «Dico a Letta che non può firmare due patti contraddittori (con Azione e con Verdi/Sinistra italiana), salta l’agenda Draghi, diventa un Letta contro Meloni».
A quel punto il segretario di Azione racconta di aver riferito a Benedetto Della Vedova (segretario di PiùEuropa) la decisione circa lo strappo con il Pd ma dal partito dei radicali la risposta è “picche”: si rompe la federazione Azione-PiùEuropa e l’esito è quello che conosciamo, con la nascita del Terzo Polo Calenda-Renzi e la sconfitta cocente di tutte le opposizioni al Centrodestra. Il punto di svolta è però quanto Carlo Calenda ha raccontato a Bruno Vespa circa i motivi per cui PiùEuropa non ha voluto seguire l’operazione di Calenda al centro: «D’altra parte ne conosco le ragioni, non ultima quella che Soros ha sovvenzionato con un milione e mezzo di euro +Europa ponendo come condizione che si facesse un listone antifascista. Me lo disse ripetutamente Della Vedova prima della rottura».
PIùEUROPA RISPONDE A CALENDA: “SOLDI SOLO AD ALCUNI CANDIDATI PER SPESE CAMPAGNA ELETTORALE…”
Scontata e immediata la richiesta di Bruno Vespa al partito di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova circa le dichiarazioni “shock” fatte da Carlo Calenda sulle presunte sovvenzioni in arrivo dal multimiliardario ungherese George Soros: «+Europa non ha ricevuto contributi da Soros, che altrimenti sarebbero già pubblicati. Comunque, il rendiconto elettorale della lista e dei candidati sarà ovviamente presentato nei tempi e modi prescritti», è la netta risposta data da Della Vedova davanti alle accuse mosse contro il suo partito. Secondo PiùEuropa, «Soros con quella somma non avrebbe potuto sovvenzionare alcun partito né un singolo candidato, sia perché cittadino straniero sia perché c’è un tetto di 100mila euro per persona al finanziamento da parte dei privati».
A domande insistenti di Vespa arriva però l’ammissione che pone ancora più complicata la situazione attuale tra Calenda e PiùEuropa: sostiene il segretario Della Vedova come «Alcuni candidati di +Europa hanno ricevuto un contributo diretto da parte di Soros per le spese della campagna elettorale. Il filantropo di origini ungheresi da tempo condivide e sostiene i nostri valori europeisti e le nostre battaglie per i diritti umani e lo Stato di diritto». Il partito di Emma Bonino si dice del tutto «orgoglioso» che alcuni «nostri candidati abbiano chiesto e ricevuto il suo sostegno, certamente disinteressato. Naturalmente i contributi verranno presto resi pubblici nei termini di legge insieme ai rendiconti elettorali». Calenda fonda dunque nelle “manovre” di Soros le motivazioni di una campagna elettorale “ridotta” ad un “Letta vs Meloni”, con la scelta di PiùEuropa di non allargare il Terzo Polo al centro, o comunque di convincere il Pd a non optare per un “campo largo” con 5Stelle e Sinistra-Verdi. La vicenda Soros potrebbe però divenire piuttosto spinosa nell’area di Centrosinistra, specie dopo che solo qualche mese fa la mera notizia (poi mai verificata e dunque infondata, ndr) di presunte «sovvenzioni dalla Russia verso partiti europei» aveva fatto gridare allo scandalo contro il Centrodestra.