Fra i tanti ospiti di ieri sera del programma di La7, Otto e Mezzo, classica striscia post tg condotta da Lilli Gruber, anche Carlo Calenda, uscito sconfitto dalle recenti elezioni amministrative a Roma, seppur prendendo più voti della sindaca uscente Virginia Raggi (circa 200mila in totale). In vista dei ballottaggi che si terranno fra due settimane il leader di Azione (il partito più votato a Roma), ha spiegato: “Io non farò né alleanze né apparentamenti. Ma faremo un’opposizione costruttiva. Penso sia giusto andare a votare al ballottaggio e come tale sicuramente non voterò Michetti ma voterò Gualtieri, perché mi corrisponde di più”.
In ogni caso, secondo Calenda, è sbagliato bollare Michetti, candidato di Fratelli d’Italia e quindi della coalizione del centrodestra, come fascista: “È sbagliato bollare la destra come neofascista, è un modo per radicalizzarla. Michetti è stato votato da tantissime persone. Il problema di Michetti non è il fascismo – ha proseguito – credo che lui sia democristiano tra l’altro ma la sua totale incapacità. Nei dibattiti non dice nulla, il suo programma per Roma è inesistente. Quello di Gualtieri non mi piace, è conservatore, ma almeno ne ha uno”.
CALENDA: “DI MAIO VENDEREBBE I GIORNALI IN UN ALTRO PAESE…”
Quindi Calenda ha ribadito il suo pensiero in vista delle elezioni del 17/18 ottobre: “Indicazioni per il ballottaggio? I voti non sono miei, non li sposto con la valigia, però nonostante tutto dato che Gualtieri ha chiarito che il Movimento 5 Stelle non sarà nella sua giunta, e per me questo è un fatto fondamentale, voterò Gualtieri”. In ogni caso ha chiarito: “Io voto Gualtieri per una scelta personale, ma questo non vuol dire che considero la sua proposta per Roma adeguata”.
Calenda, durante la chiacchierata con Lilli Gruber, ha anche chiuso le porte ad un’alleanza di centrosinistra che includa anche il Movimento 5 Stelle: “Conte è un trasformista, ha approvato i decreti sicurezza. Di Maio in un paese normale venderebbe i giornali! E’ stato un pessimo ministro dello sviluppo economico”, quindi ribadisce il concetto: “Progetto centrista? Mi fa schifo, orrore. Voglio una politica liberal-socialista. Il M5S ha portato valori sbagliati, sta sparendo e diventando una UDEUR trasformista”.