Dopo quelle in Sardegna andiamo a scoprire quali saranno le prossime elezioni che si terranno in Italia, il calendario aggiornato con tutte le tornate. Si comincia prestissimo, già il prossimo 10 marzo, visto che nel weekend della prossima settimana si voterà nella Regione Abruzzo. Al momento il governatore è Marco Marsilio, 56enne esponente del Centrodestra, ma il Pd e il Movimento 5 Stelle già sognano il Todde biss.
Si passerà quindi al 21 e 22 aprile, quando si terranno le elezioni in Basilicata. Per il centrodestra, come specifica il Corriere della Sera, correrà Vito Bardi di Forza Italia, mentre per quanto riguarda il centrosinistra, bisognerà ancora capire chi sarà il candidato che si presenterà. La Lega avrebbe voluto presentare un suo uomo ma dopo la debacle in Sardegna, scrive ancora il quotidiano di via Solferino, Salvini aveva di fatto le mani legate.
CALENDARIO ELEZIONI REGIONALI: PIEMONTE E UMBRIA
In estate sarà quindi la volta delle elezioni in Piemonte, precisamente nella due giorni 8-9 giugno. Anche in questo caso il candidato del centrodestra c’è già, l’uscente Cirio, mentre a sinistra tutto tace. «Dobbiamo prenderne atto con rammarico: da parte del M5S manca la volontà di arrivare a un accordo» ha spiegato Domenico Rossi, il segretario del Pd piemontese. Non sembra quindi fattibile per il momento l’ipotesi campo largo, ma non è da escludere che Elly Schlien e Giuseppe Conte possano trattare per trovare la quadra.
Il 2024 si chiuderà con le elezioni in Umbria che si terranno ad autunno, indicativamente ad ottobre 2024 (non vi è ancora un giorno). Chi sfiderà Tesei? Di mezzo l’appuntamento con le comunali di giugno, quando si voterà in ben 62 comuni sui 92 totali. Il “test” si terrà il 10 giugno prossimo e “potrà rimescolare le carte all’istante, facendo ricominciare i piani tutti dal principio”, aggiunge il Corriere.
CALENDARIO ELEZIONI REGIONALI: NEL 2025 VENETO E CAMPANIA
Passato il 2024 arriverà un’altra annata decisamente calda visto che si voterà in due fortini rispettivamente di centrodestra e centrosinistra: da una parte il Veneto e dall’altra la Campania. Ovviamente i leghisti non intendono rinunciare a Luca Zaia, il presidente più votato della storia della regione con ben il 77 per cento di preferenze nel 2020.
«Per me Zaia può governare per 200 anni ma va fatta una riflessione sugli assetti istituzionali al di là dei partiti e dei singoli» ha spiegato ieri Giovanni Donzelli di FdI, ma tutto dipenderà dal famoso terzo mandato che la Lega sta cercando di far approvare in Parlamento. In Campania, invece, Vincenzo De Luca è già di fatto in campagna elettorale, con la sua sfida al governo a a Giorgia Meloni, mentre sul terzo mandato spiega che si «può fare tranquillamente non avendo recepito la legge nazionale», anche se per molti giuristi potrebbe essere rischioso perchè potrebbe essere impegnata: staremo a vedere quello che succederà.