Per le riaperture delle attività commerciali e delle imprese nella Fase 2 c’è una prima bozza di calendario: a rivelarla è stato il “Corriere della Sera” secondo cui questo crono-programma di ritorno alla normalità sarà spalmato nell’arco di quattro settimane, quattro lunedì a partire già dal prossimo 27 aprile che vedrà tornare all’opera i lavoratori delle fabbriche di macchine aziendali, mentre il 4 maggio (data della fine ufficiale del lockdown nazionale) a ripartire saranno soprattutto i cantieri e il settore tessile. Tuttavia questo piano sarà vincolato anche al trend di riduzione dei contagi e solo se la curva, come hanno spiegato i vertici dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), non ricomincerà a salire. Nella bozza di programma si può notare -anche se era facilmente immaginabile- che gli ultimi a ripartire saranno ovviamente i titolari di bar e ristoranti, mentre allo stato attuale non c’è ancora certezza sul re-opening di cinema, teatri, discoteche e quindi anche della ripresa degli eventi dal vivo come i concerti. Va inoltre ricordato che l’11 maggio sarà la data col semaforo verde per la vendita al dettaglio e i centri estetici (anche se in questo caso si potrebbe slittare a sette giorni dopo), mentre il 18 maggio sarà il turno appunto del settore della ristorazione che riprenderanno fornendo cibo da asporto e poi accogliendo i clienti con regole molto stringenti. (agg. di R. G. Flore)



IL PROGRAMMA PER AZIENDE, NEGOZI, BAR E RISTORANTI

Un mese per le riaperture: la Fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia è suddivisa in quattro step, quante le date chiave. Tra chi vuole accelerare e chi invece frena c’è il governo, che invece punta su un compromesso. E così è stato fissato il calendario per le aperture di aziende e negozi, dal 4 maggio alla fine del mese, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Non è ancora ufficiale, perché tutto dipenderà dalla curva dei contagi. Se l’indice R0 ricomincia a salire, questa “scaletta” potrebbe subire un rallentamento. A Palazzo Chigi stanno arrivando le pressioni di tutte le categorie produttive, a partire dalle associazioni nazionali che fanno parte della filiera delle costruzioni. E dalle aziende che producono i materiali da costruzione, arredamento e finitura. Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha chiarito qual è il criterio del calendario di riaperture che verrà concordato. «Più un territorio è sicuro, più le misure potranno essere allentate. Più il contagio sale, più scatteranno nuove restrizioni».



CALENDARIO FASE 2 E DATE RIAPERTURE: 27 APRILE-4 MAGGIO

La prima data del calendario di riaperture della Fase 2 è 27 aprile. Ripartiranno le fabbriche di macchine industriali per agricoltura e silvicoltura. Un piccolo passo, ma importante in vista del 4 maggio, giorno in cui dovrebbe partire ufficialmente la Fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia. In questo caso, partiranno tutti i cantieri insieme alle industrie del tessile e della moda. In questo giorno ripartono anche Lotto e Superenalotto, come annunciato da Marcello Minenna, direttore dei Monopoli. Ci sarà poi un allentamento dei divieti di spostamento, mantenendo comunque l’autocertificazione. Quindi si potrà andare fuori dal Comune di residenza, fare sport all’aperto anche lontana da casa, da soli o a due metri di distanza dagli altri. Fino all’11 maggio, giorno in cui dovrebbe scattare il terzo step, la situazione verrà monitorata con attenzione. Il programma può rallentare se i contagi tornano a salire. Sotto osservazione anche il sistema sanitario, che dovrà essere in grado di gestire gli eventuali nuovi casi.



CALENDARIO FASE 2 E DATE RIAPERTURE: 11-18 MAGGIO

Arriviamo quindi all’11 maggio, data che nel calendario delle riaperture della Fase 2 corrisponde al giorno in cui c’è il via libera per la vendita al dettaglio. Abbigliamento, calzature e tutti i negozi rimasti chiusi potranno riaprire, ma rispettando le restrizioni dovute al distanziamento e usando i dispositivi di protezione. Resteranno chiusi invece centri commerciali e mercati rionali che non vendono alimenti. Il Comitato tecnico scientifico ritiene troppo alto il rischio che una libera circolazione di persone faccia salire nuovamente il numero dei contagiati. Un’altra data cruciale, secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, è quella del 18 maggio, perché nelle intenzioni del governo è il giorno in cui riapriranno bar e ristoranti. Servirà una distanza di un metro dal bancone, due metri tra un tavolo e l’altro, mascherine e guanti per i camerieri. Se i dati saranno positivi, e i governatori daranno il via libera, potrebbero essere sbloccati anche gli spostamenti da una Regione all’altra.