CALENDARIO INIZIO ANNO SCOLASTICO 2024: LA “MAPPA”

Archiviato il Ferragosto, per gli studenti italiani è tempo di organizzare il ritorno a scuola, anche alla luce del calendario del nuovo anno scolastico. L’inizio oscilla tra il 5 e 16 settembre, a seconda della regione in cui si vive. Ad esempio, nella Provincia autonoma di Bolzano la campanella tornerà a suonare prima, perché qui gli studenti saranno i primi a tornare in classe il 5 settembre; stesso discorso per la Lombardia, ma solo per quanto riguarda i bambini delle scuole dell’infanzia. Il calendario inizio anno scolastico 2024 prevede che il 9 settembre aprano le scuole della Provincia autonoma di Trento.



Invece, sono ben sei le regioni che fanno risuonare la campanella l’11 settembre: si tratta di Valle D’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Piemonte e Marche. Il giorno successivo toccherà agli alunni di Campania, Sicilia, Sardegna, Molise e Lombardia. Di conseguenza, sono otto le regioni i cui studenti rientrano per ultimi a scuola, cioè il 16 settembre: Emilia-Romagna, Liguria, Lazio, Toscana, Abruzzo, Basilicata, Calabria e Puglia.



RITORNO A SCUOLA NEL CAOS?

C’è un tema più urgente del calendario inizio anno scolastico 2024 per quanto riguarda il mondo della scuola: si tratta del rischio boom di precari. Quando manca meno di un mese alla riapertura delle scuole, ci sarebbero quasi 250mila insegnanti precari che secondo i sindacati andranno a coprire le cattedre. Stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore, i dati mostrano un aumento del 72% in 7 anni dei supplenti a scuola, quindi dai 132mila del 2017-2018 si è arrivati a 232 dell’ultimo anno scolastico, mentre nel nuovo si dovrebbe salire appunto a 250mila.



Anna Paola Sabatini, dg dell’Ufficio scolastico del Lazio, ha garantito l’impegno per far sì che tutti gli insegnanti siano in cattedra. Il ministero dell’Istruzione ha spiegato che la differenza tra posti autorizzati e vacanti sarà riempita tramite il nuovo concorso Pnrr in programma in autunno. Difficoltà emergono anche sul personale tecnico-amministrativo (Ata): dovrebbero essere oltre 20mila i posti a supplenza secondo i sindacati.

Marcello Pacifico, numero uno dell’Anief, lancia un avvertimento poi riguardo le segreterie scolastiche, che «sono ridotte ai minimi termini» anche perché di recente sono stati tagliati più di 50mila posti. La situazione è peggiorata ancor più con l’aggiunta delle incombenze legate alla gestione dei progetti connessi al Pnrr, motivo per il quale è stato richiesto il ripristino da settembre di oltre 6mila collaboratori scolastici aggiuntivi e licenziati al termine del precedente anno scolastico, oltre a migliaia di assistenti amministrativi e tecnici, altrimenti «le scuole sarebbero in ginocchio».