La California diventerà un rifugio per i giovani trans che non possono portare avanti il percorso di cambio sesso negli altri Paesi degli Stati Uniti. Il disegno di legge, alla fine di agosto, è stato approvato con ampia maggioranza dall’Assemblea e adesso passerà al Senato per la votazione finale. Il provvedimento, come ricostruito da Nbc, è progettato per fornire assistenza legale ai genitori americani che rischiano che i loro figli vengano portati via o perseguiti penalmente nel caso in cui approvino l’accesso alle procedure di affermazione del genere e ad altre cure sanitarie di questo tipo.



“I bambini trans e i loro genitori vengono criminalizzati e usati come sacchi da boxe dai fanatici di destra”, ha affermato in una nota il senatore democratico Scott Wiener, che è tra i promotori della misura. “Nessuno dovrebbe mai preoccuparsi di essere separato dal proprio figlio semplicemente per aver permesso a quel bambino di essere quello che è”.



California diventerà rifugio per giovani trans: scoppia la polemica

La proposta di legge attraverso cui la California diventerà un vero e proprio rifugio per i giovani trans degli Stati Uniti ha creato molte polemiche, da parte della politica di destra ma non solo. Anche il mondo cattolico infatti ha criticato aspramente questa possibilità. I rischi del provvedimento sono stati evidenziati in tal senso da InfoCatòlica. In particolare, all’interno di un articolo in merito si fa riferimento al caos giudiziario che si potrebbe creare nei Tribunali di tutti gli Usa.

“I bambini verrebbero illegalmente portati in California allo scopo di ricevere servizi di transizione di genere”, viene sottolineato. “I genitori non affidatari possono fuggire in California con il bambino, portando via il genitore affidatario che si oppone a tale trattamento, anche se portare il bambino fuori dallo stato viola l’ordine di custodia legale del proprio stato”. Le controversie sulla questione non sono dunque esclusivamente etiche, bensì anche giuridiche.