BIDEN E DRAGHI IN CALL CON GLI ALLEATI NATONuove sanzioni alla Russia

, maggiore sostegno all’Ucraina e impegno per una tregua immediata sul campo di battaglia: questo il sunto di quanto emerso finora dalla video-call tenutasi nel pomeriggio tra Mario Draghi, Joe Biden e gli altri leader di Nato, Ue e G7.

Come illustrato dalla nota di Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio – da remoto, per via della positività al Covid-19 – è intervenuto nella videoconferenza con Presidente Usa Biden, il Presidente Macron (Francia), il Cancelliere Scholz (Germania), il Primo Ministro Johnson (Regno Unito), il Primo Ministro Trudeau (Canada), il Primo Ministro Kishida (Giappone), il Presidente Duda (Polonia), il Presidente Iohannis (Romania), il Presidente Michel (Consiglio Ue), la Presidente von der Leyen (Commissione Ue) e il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg. Come spiegano le fonti dirette di Palazzo Chigi, all’interno del vertice è stata condivisa «la forte preoccupazione per il prolungarsi delle ostilità in corso e l’esigenza di giungere quanto prima ad un cessate il fuoco per porre fine alle sofferenze della popolazione». Draghi assieme agli altri leader occidentali hanno confermato «l’importanza di uno stretto coordinamento in merito al sostegno all’Ucraina in tutte le sue dimensioni, con particolare riguardo al contributo al bilancio del Paese».



SANZIONI, TREGUA, GUERRA: COSA SI SONO DETTI I LEADER IN VIDEOCONFERENZA

Consenso ampio trovato tra i leader occidentali anche per quanto riguarda la necessità di rafforzare sul Cremlino «anche con l’adozione di ulteriori sanzioni, e di accrescere l’isolamento internazionale di Mosca. E’ stato ribadito l’impegno comune a diversificare le fonti energetiche riducendo in tal modo la dipendenza dagli approvigionamenti russi».



Dalla Casa Bianca il comunicato diffuso dal Presidente Biden si alinea con quanto sottolineato da Draghi a Palazzo Chigi e Macron all’Eliseo: «Il presidente americano e gli alleati hanno discusso del continuo sostegno all’Ucraina e degli sforzi per fare pagare alla Russia per le sue azioni». Nella call durata poco più di un’ora, Biden ha poi affrontato direttamente il tema delle sanzioni su Putin e il Cremlino: «Il presidente americano ha anche insistito sulla necessità che tutti gli alleati continuino a fornire armi a Kiev per affrontare l’offensiva dei russi nell’est», sottolinea ancora la Casa Bianca. Dal Consiglio Ue, il commento di Michel è improntato al prossimo Fondo istituito in Europa: «Con il presidente Usa e i partner abbiamo discusso un’ulteriore risposta coordinata all’aggressione della Russia contro l’Ucraina e abbiamo discusso la necessità di ulteriori aiuti umanitari, finanziari e militari. L’Ue svilupperà il Fondo di solidarietà dell’Ucraina per il sostegno immediato e la ricostruzione di un’Ucraina democratica», spiega il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. Da Berlino invece il cancelliere Scholz sottolinea come Putin porti con sé la responsabilità «dei crimini di guerra commessi in Ucraina»; per il segretario Nato Stoltenberg l’incontro con i leader occidentali ha visto concordia «nell’imporre ulteriori costi al Cremlino e continuare il nostro sostegno all’Ucraina. Il presidente Putin deve porre fine alla guerra immediatamente». Poche ore prima da Mosca era arrivata l’accusa diretta contro l’Occidente dal Ministro della Difesa russo Sergey Shoigu: «i Paesi occidentali fanno di tutto per far durare le ostilità in Ucraina».