Sky ha scelto la settimana di Pasqua per distribuire la seconda stagione di Call My Agent – Italia. La serie tv si presta al clima vacanziero e leggero di questa settimana festiva dell’anno e anche stavolta non delude le attese. La sgangherata squadra della CMA deve dare fondo a tutta la sua fantasia e creatività per tenere testa alle paturnie di una folta schiera di attrici e attori loro clienti.
Ricapitoliamo, per chi non avesse memoria e tutte le informazioni necessarie, la genesi della serie tv. Prodotta dalla Palomar, Call My Agent è la versione italiana di Dix Pour Cent, una serie di successo francese del 2015, di cui sono disponibili le prime quattro stagioni su Netflix e di cui si attendono a breve un film e la quinta e ultima stagione. In origine è la storia di una agenzia parigina e dei sui clienti, attori che interpretano se stessi. Una formula di successo, che è stata venduta e riprodotta in almeno 20 Paesi.
Nella seconda stagione della serie italiana l’agenzia CMA ancora non ha trovato un acquirente e l’incertezza sul futuro della proprietà pesa sulla credibilità lavorativa dei nostri protagonisti. In questa situazione critica c’è il rischio di commettere qualche errore o subire qualche flop di immagine, tali da rende ancora più scalabile la società. E anche in questa seconda stagione fanno da filo conduttore i dubbi su se restare o trovarsi un nuovo lavoro dei nostri protagonisti.
Il cast degli “ospiti” anche questa volta è di tutto rispetto e coinvolge personaggi dello spettacolo e del nostro cinema del valore di Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, Gabriele Muccino, Marco Tognazzi, Claudio Santamaria, Serena Rossi e Davide Devenuto, lo chef Bruno Barbieri, Elodie e Cristina Impacciatore. Com’è già accaduto in passato, alle star piace molto prendersi in giro, mettendo in mostra qualche piccolo difetto e accettando di buon grado di stare al gioco di ruolo.
Oltre all’impegno degli “ospiti”, la serie si regge su alcune ottime interpretazioni degli attori che compongono la squadra degli agenti, tra cui vanno segnalate Sara Lazzaro, nel ruolo di Monica, la segretaria innamorata del capo, Sara Drago, nei panni di Lea, una agente efficiente quanto isterica, e Marzia Ubaldi, la simpatica e brava caratterista della commedia italiana, nella sua ultima interpretazione prima di lasciarci.
Allontanandosi dal canovaccio francese – questa volta in modo significativo – la sceneggiatura di Call My Agent purtroppo prende la brutta piega di molte produzioni italiane. Sia sul fronte della comicità – un po’ troppe battute a buon mercato -, sia sull’insistenza degli intrecci sentimentali che inevitabilmente coinvolgono i pochi membri dell’agenzia. Eppure rimane solida e apprezzabile l’idea originaria di dedicare un po’ di attenzione a chi il cinema lo fa, anche se da dietro le quinte.
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