Le famiglie delle vittime della sparatoria nella scuola di Uvalde, in Texas, negli Stati Uniti, hanno intentato una causa contro il colosso della tecnologia Meta e lo sviluppatore di videogiochi Activision Blizzard, produttore di Call of Duty. L’accusa è di aver avuto un ruolo nell’adescamento dell’autore del folle gesto, che ha ucciso diciannove studenti e due insegnanti e ferito diciassette persone nell’attacco di due anni fa. Secondo le denunce, il produttore di armi Georgia Daniel Defense avrebbe utilizzato Instagram e Activison Blizzard per commercializzare l’arma, la stessa poi utilizzata dal diciottenne Salvador Ramos che ha compiuto la strade alla Robb Elementary School di Uvalde in Texas.
Secondo le famiglie delle vittime, Meta e Activision “stanno masticando adolescenti alienati e sputando fuori sparatorie di massa”: la scarsa supervisione di Instagram sulla sua piattaforma offrirebbe ai produttori di armi “un canale non supervisionato per parlare direttamente ai minori”. Meta, ad esempio, non consente sulle sue piattaforme che si pubblicizzino armi ma dà loro la possibilità di creare e pubblicare sui propri account Facebook e Instagram.
Le famiglie delle vittime di Uvalde: “Meta e Activision collaborano con l’industria delle armi”
Nella denuncia delle famiglie delle vittime della sparatoria nella scuola di Uvalde, nel Texas, scrivono: “Negli ultimi 15 anni, due delle più grandi società tecnologiche americane – gli imputati Activision e Meta – hanno collaborato con l’industria delle armi da fuoco in uno schema che rende la campagna di Joe Camel ridicolmente innocua, persino bizzarra”. Proprio le due piattaforme, che contano milioni di adolescenti e preadolescenti tra i loro utenti, avrebbero “aiutato e incoraggiato gli sforzi dei produttori di armi da fuoco per espandere il mercato delle loro armi garantendo ai bambini un accesso senza precedenti, diretto, 24 ore su 24, 7 giorni su 7”.
Le denunce sono state presentate alla Corte Superiore di Los Angeles nel secondo anniversario della sparatoria: secondo i familiari delle vittime, anche “Call of Duty” avrebbe creato un canale di violenza tra gli adolescenti, invitandoli ad utilizzare armi nella vita quotidiana. In un’altra causa, presso il tribunale distrettuale della contea di Uvalde, le famiglie hanno fatto causa al produttore di armi Daniel Defense, quello che ha prodotto la AR-15 utilizzata da Ramos nella sparatoria. Meta e Daniel Defense non hanno risposto immediatamente alla richiesta di commento mentre l’azienda produttrice di videogiochi ha sottolineato come milioni di persone in tutto il mondo utilizzino i loro prodotti senza ricorrere alla violenza.