Il Centro di permanenza per i rimpatri dei migranti (anche detto Cpr) di Pian del Lago, a Caltanissetta, nel pomeriggio di domenica è stato preso d’assalto dai richiedenti asilo respinti che si trovavano al suo interno. Le rivolte all’interno di quelle strutture non sono affatto una novità, ed in particolare quella di Pian del Lago ne è frequentemente soggetta, richiedendo talvolta la necessità di un intervento da parte della procura. Le strutture simile a quelle di Caltanissetta (che si trovano nella maggior parte delle città di primo approdo per i migranti) accolgono tutti coloro che sono entrati illegalmente e sono stati respinti, in attesa del rimpatrio nel rispettivo paese di partenza.
Caltanissetta: migranti incendiano i letti e lanciano sassi agli agenti
Insomma, il pomeriggio di domenica è stato particolarmente tumultuoso per il Centro di permanenza per i rimpatri di Caltanissetta, oggetto di una rivolta da parte dei migranti al suo interno. In quel momento vi si trovavano circa 50 richiedenti asilo respinti, mentre gli autori della rivolta sarebbero stati circa una 20ina, in maggioranza di origine tunisina. La ragione dell’assalto, neppure a sottolinearlo, era semplicemente tardare il loro espatrio, come spesso accade nel Cpr.
Fortunatamente la rivolta del Cpr di Caltanissetta si è risolta senza nessun ferito grave, mentre i danni riportai dalla struttura, per quanto importanti, non sarebbero gravi. In totale è durata un paio d’ore e si è risolta solamente grazie all’intervento della questura, che con una lunga mediazione ha riportato l’ordine. I migranti coinvolti nella rivolta hanno, prima incendiato alcuni materassi su cui dormivano, per poi lanciare sassi agli agenti di Polizia impiegati, finendo per salire sul tetto della struttura di Caltanissetta. Da lì, sono poi scesi, trasformando la rivolta in una protesta, e permettendo alla questura di intervenire senza forza. Non è chiaro come sia stata riportata la calma, ma è certo che tutti e 50 i migranti all’interno del Cpr, nonostante si opponessero proprio a questa circostanza, sono stati o saranno a breve espatriati.