C’è un fiore che cambia colore a seconda dell’ambiente circostante, e grazie a questo stratagemma evita di essere colto e quindi di morire: questo straordinario elemento della natura si chiama Fritillaria delavayi, una pianta che si trova in particolare nel sud ovest della Cina, ai pendii delle montagne Hengduan. E’ un fiore stupendo, ma pur di sopravvivere, come sottolinea Repubblica, rinuncia alla sua bellezza adattandosi all’ambiente circostante, sostanzialmente grigio, il colore delle rocce. La Fritillaria delavayi si trova da migliaia di anni in quella zona della nazione cinese, e solitamente nasce, lascia che si formino le foglie, e quando arriva al quinto anno di età genera un solo fiore all’anno durante il mese di giugno; si tratta di un fiore di un colore verde acceso, meraviglioso, ma anche pericoloso per la stessa pianta, in quanto spicca indelebile sulle montagne e quindi, facilmente riconoscibile agli occhi dei raccoglitori. Ecco perchè negli ultimi tempi la pianta ha deciso di lasciar perdere i fiori colorati, virando su petali di colore grigio o marrone.
LA PIANTA CHE CAMBIA I COLORI DEI PETALI: “UN’EVOLUZIONE STRAORDINARIA”
Della Fritillaria delavayi si sono occupati diversi studiosi e ricercatori, come ad esempio Martin Steven del Center for Ecology and Conservation del Penryn Campus di Exeter, che ha spiegato: «E’ straordinario vedere come gli esseri umani possano avere un impatto così diretto e drammatico sulla colorazione degli organismi selvatici, non solo sulla loro sopravvivenza ma sulla loro stessa evoluzione. Molte piante sembrano usare il mimetismo per nascondersi dagli erbivori che potrebbero mangiarle, ma qui vediamo l’evoluzione del camuffamento in risposta ai raccoglitori umani. E’ possibile che gli esseri umani abbiano guidato l’evoluzione delle strategie difensive in altre specie vegetali, ma sorprendentemente, è stato esaminato da poche ricerche». La Cina utilizza da duemila anni il bulbo della Fritillaria delavayi per la medicina tradizionale, e negli ultimi tempi i prezzi sono lievitati in maniera esagerata, di conseguenza è scattata una caccia alla stessa pianta senza precedenti: lo stesso fiore ha deciso di adattarsi alla situazione, mimetizzandosi e fregando in qualche modo l’uomo.