Tra le principali cause del cambiamento climatico e del riscaldamento globale c’è lo spreco alimentare. Nel giorno in cui si celebra l’Earth Day 2023, è importante sapere che ogni anno vengono gettati via 27 chili di cibo a persona. A livello mondiale, un terzo del cibo prodotto finisce perso o sprecato. Solo in Europa ogni anno vanno sprecate circa 88 milioni di tonnellate di alimenti. Il problema è il modello di produzione, che è insostenibile, oltre che ingiusto, visto che milioni di animali vengono allevati in condizioni disperate di sovraffollamento e per l’impatto sul clima in termini di sfruttamento del terreno e consumo d’acqua.



Stando alle stime del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) in un report del 2021, lo spreco alimentare contribuisce tra l’8 e il 10% delle emissioni di gas serra a livello globale, quindi sul cambiamento climatico. Solo l’Europa è responsabile di 86 milioni di tonnellate di anidride carbonica, il 15% degli impatti dell’intera filiera alimentare. Un fenomeno che ha un impatto sull’ambiente e sull’economia, e che per questo motivo accentua anche le diseguaglianze sociali. (agg. di Silvana Palazzo)



CAMBIAMENTO CLIMATICO, SEMPRE MENO GIOVANI FANNO FIGLI

Il cambiamento climatico è fonte di ansia per i giovani: molto spesso, le giovani coppie rinunciano a far figli proprio per l’ansia di quello che potrebbe essere il mondo da lasciare alle generazione future. Inoltre la Terra, già sovrappopolata, ha davvero bisogno di altre persone? È quanto si chiedono sempre più spesso, oggi, le persone. Interrogativi che tante volte spingono a non avere figli, come dicono diversi studi. Tra questi c’è una ricerca realizzata nel 2021 e apparsa su Lancet, che analizza proprio il fenomeno dell’ansia climatica tra le persone comprese tra i 16 e i 25 anni d’età su scala globale. Come rivela la ricerca, il 50% dei ragazzi si sente triste, ansioso, arrabbiato, impotente e colpevole. Inoltre, il 45% ha affermato che i propri sentimenti sui cambiamenti climatici hanno influito sulla vita quotidiana. Quattro giovani su dieci, inoltre, affermano di esitare ad avere figli proprio a causa del cambiamento climatico.



CAMBIAMENTO CLIMATICO, IL TREND “POTREBBE CONTINUARE FINO AGLI ANNI 2060”

Nel giorno dell’Earth Day 2023, il cambiamento climatico diventa più che mai un tema da discutere. Il trend “Potrebbe continuare fino agli anni 2060”, ha affermato in una conferenza stampa il segretario generale dell’Omm Petteri Taalas, proseguendo: “La partita è già persa”. “Il cambiamento climatico ha dunque continuato la sua avanzata nel 2022: siccità, inondazioni e ondate di caldo hanno colpito tutti i continenti e sono costate molti miliardi di dollari”, scrive l’Omm in un rapporto. Il segretario generale dell’Omm, ha spiegato ancora che le emissioni di gas serra dovrebbero aumentare e il clima continua a cambiare. Per questo, le “popolazioni di tutto il mondo continuano a essere gravemente colpite da eventi meteorologici e climatici estremi”.

CAMBIAMENTO CLIMATICO, LE TEMPERATURE PIÙ ALTE MAI REGISTRATE

Si celebra oggi l’Earth Day 2023, il giorno dedicato alla terra: impossibile non parlare, oggi più che mai, del cambiamento climatico, che preoccupa gli esperti sempre più. Le temperature medie globali degli ultimi 8 anni sono state le più alte mai registrate. Nel 2022, la temperatura registrata è stata di 1,15 gradi sopra la media del lasso di tempo 1850-1900. Nel rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) sullo Stato del clima, viene lanciato l’allarme sullo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento del livello del mare. Lo studio dell’agenzia ha sottolineato come questo abbia raggiunto dei livelli record nel 2022. Preoccupa molto anche lo stato dei ghiacciai, con uno scioglimento record di quelli europei nel 2022. (agg. JC)

CAMBIAMENTO CLIMATICO, “FUORI TEMPO MASSIMO”

Nella giornata del cambiamento climatico, l’Earth Day 2023, sono molti gli esperti e gli addetti ai lavori che lanciano allarmi in vista di un punto di non ritorno che probabilmente è già stato superato. Mauro Facchini, a capo dell’Earth Observation at the Directorate General for Defence Industry and Space, presso la Commissione europea, ad esempio ha spiegato: “Stiamo per ritrovarci fuori tempo massimo, il riscaldamento globale si traduce in eventi climatici più frequenti ed estremi, proprio come nel caso dell’Europa. Solo un’accurata informazione e dati precisi sullo stato attuale del clima mondiale ci possono aiutare a raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti, e il report sulla condizione europea sul clima è uno strumento essenziale di supporto all’Unione europea per modulare la propria agenda di interventi e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050”.

Lo European State of the Climate report per il 2022 ha sottolineato come negli ultimi anni si siano registrati picchi record per quanto riguarda le temperature, e nel contempo la siccità con i conseguenti incendi. Secondo il rapporto le emissioni di carbonio dovute agli ettari di terre bruciati nel corso dell’estate 2022 sono stati le più elevate degli ultimi 15 anni, e in alcune zone del mondo addirittura degli ultimi 20 anni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CAMBIAMENTO CLIMATICO, EARTH DAY 2023, “IN ESTATE CALDO RECORD PER VIA DI EL NINO”

La giornata del cambiamento climatico, l’Earth Day 2023, è una giornata fondamentale per comprendere da vicino il significato del fenomeno e sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto sia importante proteggere il nostro pianeta. Numerosi sono i campanelli d’allarme, e l’ultimo viene da Samantha Burgess del Copernicus Climate Change Service, secondo cui nell’estate che sta per arrivare, quella del 2023, si potrebbe rischiare un nuovo caldo record : “La probabilità di ottenere un anno più caldo, sia a livello globale che in Europa, aumenta ogni anno a causa dell’aumento dei livelli di gas serra”, afferma l’esperta nel redarre il rapporto annuale The European State of the Climate. E ancora: “Se immaginate un mazzo di carte in cui le carte nere sono gli anni più freddi e quelle rosse i più caldi, allora l’effetto del riscaldamento globale è come rimuovere le carte nere dal mazzo ogni anno e sostituirle con quelle rosse”.

Sulla vicenda si è espresso anche Carlo Buontempo, direttore del Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus, che al Corriere della Sera ha spiegato: “Stiamo per entrare in una fase di El Niño, l’oscillazione climatica nel Pacifico che tipicamente porta a massimi di temperatura a livello globale. Ci aspettiamo fra il 2023 e il 2024 nuovi record. A livello europeo, le previsioni sono più incerte, ma il trend è di una temperatura in continuo aumento. Se fossi un giocatore d’azzardo scommetterei su un’estate molto calda”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CAMBIAMENTO CLIMATICO, EARTH DAY 2023, “GLI ULTIMI 8 ANNI I PIÙ CALDI DI SEMPRE”

Oggi è la giornata in cui si sensibilizza l’opinione pubblica sul cambiamento climatico, l’Earth Day 2023, e per l’occasione l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), ha pubblicato nella giornata di ieri a Ginevra un rapporto annuale, in cui ha evidenziato lo stato attuale del nostro Pianeta, ed in particolare il preoccupante fenomeno del riscaldamento globale. Stando all’OMM, la temperatura media nel 2022 è stata di ben 1,15 gradi sopra la media del periodo 1850-1900, ed inoltre, gli anni dal 2015 al 2022 sono stati gli otto più caldi da quando si registra la temperatura, nel 1850.

Si tratta di un serio campanello d’allarme e che probabilmente verrà ripetuto anche quest’anno, alla luce della forte siccità che sta interessando il 2023. Sempre l’Organizzazione meteorologica mondiale ha puntato i fari sul fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento del livello del mare, che nel 2022 ha toccato numeri record e che continuerà a peggiorare nel corso dei prossimi anni. L’OMM è considerata la massima agenzia mondiale in quanto a meteorologia, nata dall’International Meteorological Organization, e fondata nel 1873. Dal 1951, ricorda il sito Rai, è divenuta agenzia degli Nazioni Unite nel campo della meteorologia (sia come tempo atmosferico che come climatico), idrologia e le scienze geofisiche correlate. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CAMBIAMENTO CLIMATICO, EARTH DAY 2023, ORIGINE E NUMERI SU “SALUTE” DEL PIANETA

Anche quest’anno, in cui tanto si è parlato di cambiamento climatico, è arrivato il 22 aprile. In Italia è nota come la Giornata della Terra, nel mondo come Earth Day. Non cambia la “mission”: celebrare l’ambiente e la salvaguardia del pianeta. Il 22 aprile di ogni anno, infatti, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, si tiene questa ricorrenza nata dalla pubblicazione, nel 1962, del libro manifesto ambientalista della biologa statunitense Rachel Carson, “Primavera silenziosa”. Infatti, in una conferenza Unesco l’attivista per la pace John McConnell proposte di istituire una giornata per onorare la Terra e il concetto di pace e la prima edizione si è tenuta nel 1970. Earth Day 2023, come dalle sue origini, è un avvenimento educativo e informativo, infatti rappresenta una occasione importante per approfondire e valutare le problematiche del cambiamento climatico del pianeta e insistere per soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi.

Col passare degli anni, la Giornata della Terra è diventata anche un’occasione di confronto tra i leader mondiali per adottare strategie comuni e misure concrete per una drastica riduzione delle emissioni del gas serra, come accaduto nel 2021 quando il presidente Usa Joe Biden ha convocato un vertice speciale per coordinare la lotta al cambiamento climatico. Earth Day 2023 non fa eccezione, vista anche l’attenzione sempre più crescente sul tema.

EARTH DAY 2023, CAMBIAMENTO CLIMATICO: EVENTI E GENESI NOME

Numerose le iniziative in tutto il mondo, ma anche in Italia per l’Earth Day 2023 che sensibilizzino sul cambiamento climatico. Ad esempio, dal 21 al 25 aprile alla Terrazza del Pincio e al Galoppatoio di Villa Borghese a Roma c’è il “Villaggio per la Terra“, format ideato da Earth Day Italia e realizzato in collaborazione con il Movimento dei Focolari di Roma, con un programma di eventi tra ambiente, sport, spettacolo e cultura e uno spazio dedicato ai più piccoli con laboratori ludici e didattici. Earth Day 2023 include, infatti, una serie di eventi coordinati a livello mondiale, coinvolgendo circa un miliardo di persone distribuite tra gli oltre 192 paesi che aderiscono all’iniziativa che si è originata negli Stati Uniti. La genesi del nome della giornata che – ora più che mai – viene ufficiosamente dedicata al cambiamento climatico è curiosa, in quanto nacque per caso grazie al contributo di Julien Koenig, pubblicitario reso famoso dalla campagna per Volkswagen “Think Small”, riconosciuta da Advertising Age come «la più grande campagna pubblicitaria del ventesimo secolo». Fece diverse proposte, da E Day a Enviroment Day, passando per Ecology Day ed Earth Day. La scelta è ricaduta su quest’ultimo.

EARTH DAY 2023, CAMBIAMENTO CLIMATICO: TEMPERATURA IN AUMENTO

In occasione dell’Earth Day 2023, Info Data del Sole 24 Ore ha proposto il trend del cambiamento climatico della temperatura del nostro pianeta registrata sulla superficie, basandosi sui dati forniti dalla Nasa, che riportano le osservazioni climatiche dal 1880 al 2022. Nel grafico viene mostrato lo scostamento registrato ogni anno rispetto al periodo preso come riferimento nel trentennio 1951-1980, espresso in gradi centigradi. Ebbene, nella Giornata della Terra 2023 appare evidente dalle curve annuali e da quelle su base decennale che la differenza rispetto al valore soglia ha registrato un’evoluzione a senso unico sempre in crescita. La curva ha poi visto un’ascesa mediamente costante che è arrivata a toccare la vetta di +1,02°C in due occasioni a distanza di quattro anni, l’ultima delle quali nel 2020. Il dato del cambiamento climatico è preoccupante, ma d’altra parte negli ultimi due anni si sono registrati valori più bassi di quasi due decimi di grado rispetto agli ultimi due picchi, come il +0,89°C dello scorso anno ed il +0,85°C del 2021.