Al cambio di nome da Twitter a X, ufficializzato negli scorsi giorni da Elon Musk, si è opposta la Apple e il suo App Store. In questi giorni, come riferito da numerosi media del settore, sia Google Play quanto l’App Store hanno rilasciato le versioni aggiornate di Twitter, ma se il portale online Android ha appunto adottato il nuovo logo e il nuovo nome “X”, diverso quanto fatto dal sito della Mela, la cui “ricezione” delle modifiche è risultata essere ben più lunga, rilasciando ancora per numerosi utenti l’applicazione con il logo e il nome di Twitter.



Sull’App Store, inoltre, l’applicazione continua a mostrarsi solo ed esclusivamente come Twitter, ma con il nuovo logo della X su sfondo nero. Non si tratta di una guerra fra giganti Usa, bensì semplicemente di alcune regole interne di Cupertino per cui i nomi dati alle applicazioni presenti sull’App Store devono avere almeno due caratteri, il che rende impossibile registrare appunto “X” essendo formata solo da una consonante. Si tratta di una vicenda che sta facendo il giro del mondo, e che ha ovviamente scatenato non poca ilarità. Erik Berlin di San Francisco ha suggerito di inserire uno spazio dopo la X per soddisfare i requisiti di lunghezza imposti da Apple, ma il problema persiste.



CAMBIO DA TWITTER A X NON PIACE ALL’APP STORE: PROBLEMI ANCHE CON EDGE E FILTRI PER CONTENUTI VIETATI

I guai inerenti il nuovo Twitter non finiscono comunque qui visto che alcuni utenti di Microsoft Edge hanno segnalato degli allarmi di sicurezza a causa del nuovo logo luminoso di X, mentre i filtri dei contenuti in alcune regioni avrebbero bloccato il sito web x.com scambiandolo come un portale di contenuti per adulti.

Una serie di problematiche che dovranno essere risolte a breve da Elon Musk e dal suo team, per evitare che il buon vecchio Twitter, che negli ultimi mesi ha visto una fuga di utenti, rischi di perdere ulteriori creator e utilizzatori, vedendo il suo valore ridotto all’osso dopo una quotazione di ben 55 miliardi di dollari.