Quest’anno l‘ora legale torna durante la notte di Pasqua. Tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2024, alle 2:00 di mattina bisogna spostare le lancette di un’ora avanti passando alle 3:00 am e sacrificare un’ora di sonno.
La pratica dell’ora legale, fissata d’ufficio nell’ultima domenica di marzo, termina nell’ultima domenica di ottobre. L’intento di una pratica la quale, ininterrottamente, si applica da 58 anni in Italia, è sfruttare meglio la luce solare. Il 68% degli italiani si è dichiarato favorevole all’adozione dell’ora legale per sempre.
L’impatto dell’adozione dell’ora legale sui risparmi energetici si è progressivamente assottigliato con il passaggio a lampadine a basso consumo energetico, mentre si evidenzia meglio l’impatto sulla salute come dimostrano alcuni studi. Una neurologa statunitense Beth A. Malow direttrice del centro Vanderbilt University Medical Center che sul tema ha condotto studi per un quinquennio, ha scoperto che gli effetti dell’ora legale in primavera vanno oltre il semplice disagio, ma determinano un aumento degli attacchi cardiaci e la privazione del sonno da parte degli adolescenti. Al contrario, il passaggio autunnale all’ora solare non presenta le stesse reazioni.
La luce del mattino è essenziale per aiutare a regolare il ritmo circadiano: ci sveglia e migliora la nostra vigilanza. La luce del mattino migliora anche l’umore: le light box che simulano la luce naturale vengono prescritte per l’uso mattutino nel trattamento dei disturbi stagionali. Non si conoscono ancora le ragioni esatte dei benefici della luce sull’umore, ciò potrebbe essere dovuto all’aumento dei livelli di cortisolo, un ormone che modula la risposta allo stress, o all’effetto della luce sull’amigdala, una parte del cervello coinvolta nelle emozioni. Il vantaggio principale dell’ora legale è che offre un’ora di luce in più nel tardo pomeriggio o alla sera, a seconda del periodo dell’anno, per praticare sport, fare shopping o cenare all’aperto. Tuttavia, l’esposizione alla luce fino a tarda sera per quasi otto mesi durante l’ora legale ha un prezzo, spiega la dottoressa Malow. Questa luce serale prolungata ritarda il rilascio di melatonina da parte del cervello, l’ormone che favorisce la sonnolenza, che a sua volta interferisce con il sonno e provoca insonnia.
Anche la geografia incide nel modo in cui l’ora legale influisce sul bioritmo delle persone. Uno studio ha dimostrato che le persone che vivono ai margini occidentali di un fuso orario, e ricevono la luce più tardi al mattino e alla sera, dormono meno delle loro controparti ai margini orientali di un fuso orario. È emerso che i residenti ai margini occidentali hanno tassi più elevati di obesità, diabete, malattie cardiache e cancro al seno. Altre ricerche hanno rilevato che i tassi di alcuni altri tipi di cancro sono più alti al margine occidentale di un fuso orario.
Allo stato attuale dell’investigazione scientifica queste sono unicamente delle correlazioni che non hanno – ancora – evidenza di relazioni causali. Tuttavia, gli scienziati ritengono che questi problemi di salute possano derivare da una combinazione di privazione cronica del sonno e “disallineamento circadiano” che deriva da una mancata corrispondenza dei tempi tra i nostri ritmi biologici e il mondo esterno. In altre parole, i tempi delle routine quotidiane di lavoro, scuola o sonno si basano sull’orologio, anziché sul sorgere e sul tramontare del sole.
In attesa di scoprirne di più, stanotte ricordarsi di portare avanti le lancette di un’ora.
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