Alta tensione tra il Pd e il quotidiano “La Verità” sulla questione del cambio di sesso nei bambini. L’argomento ha trovato spazio sull’edizione del giornale in edicola oggi, venerdì 30 luglio 2021, in un articolo a firma del vicedirettore, Francesco Borgonovo, il quale ha ricordato come, nelle scorse settimane, un’inchiesta relativa al Saifip, il Servizio di adeguamento tra identità fisica e identità psichica che opera all’interno dell’ospedale San Camillo di Roma, abbia fatto emergere l’attivismo politico
a sostegno delle associazioni Lgbt di alcuni degli esperti in servizio e, non ultimo, il servizio di consulenza di Domenico Di Ceglie, professore che ha fondato il centro per l’identità di genere della Tavistock clinic di Londra, finita al centro di uno scandalo mediatico di ingenti proporzioni alcuni anni fa.
Addirittura, ricorda Borgonovo, “i vertici della Tavistock sono stati pure portati in tribunale da una ragazza che, minorenne, è stata avviata alla transizione di genere, salvo poi rendersi conto di aver commesso un grave errore. La giustizia britannica ha dato ragione alla giovane e ha vietato a tutte le strutture sanitarie inglesi di iniziare percorsi di cambiamento di sesso sui minori di sedici anni”. Ecco dunque che, a fronte di queste scoperte giornalistiche, il 7 luglio scorso la Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza ha convocato i responsabili del Saifip assieme ad altri medici e allo stesso Borgonovo, autore dell’inchiesta, dando il via alle polemiche…
PD VS LA VERITÀ: “NARRAZIONE TOSSICA”
Un incontro che non è andato giù al Pd, i cui deputati Paolo Lattanzio, Rosa Maria Di Giorgi e Paolo Siani e la senatrice Paola Boldrini hanno diramato un comunicato stampa colmo d’indignazione: “Ci preme far notare come la discussione fino ad ora sia fortemente condizionata in senso oscurantista e non scientifico – hanno asserito –. Non possiamo che prendere le distanze da questa narrazione unilaterale dell’infanzia e dell’adolescenza trans, che mette in pericolo l’esistenza stessa dei pochi centri, come il Saifip di Roma e il Careggi di Firenze, che accompagnano bambini e adolescenti con varianza di genere nel loro percorso. Vi è la necessità di scardinare e ribaltare una narrazione tossica dell’infanzia e dell’adolescenza trans e creare una società più accogliente ed equa nel rispetto dei diritti di ognuno”.
Affermazioni che Borgonovo ha voluto commentare facendo ricorso a Voegelin, che sottolineava come fare domande sia proibito, l’opinione dominante diventi scienza e chiunque la contesti sia trattato da ignorante mentitore. “Forse non è ancora un regime, ma le premesse ci sono tutte”, ha chiosato.