In questi giorni la Camera di Commercio di Cosenza ha presentato – assieme alla Fondazione Adriano Olivetti e grazie al supporto di Unioncamere – la primissima edizione del Premio Adriano Olivetti che sarà assegnato nel corso dei prossimi mesi alle più innovative scuole e imprese italiane in un appuntamento che (quasi certamente) è destinato a ripetersi puntualmente nel corso dei prossimi anni: la presentazione dei progetti – è bene partire da qui, poi approfondiremo anche le tematiche del nuovo premio della Camera di Commercio di Cosenza – è fissata al 31 gennaio 2025 quando la commissione si riunirà per scegliere i vincitori che saranno insigniti dell’apposita targa al merito e potranno brevettare il loro progetto.
Il Premio Adriano Olivetti presentato in questi giorni (al quale ci si può già iscrivere tramite l’apposito modulo presente sul sito della Camera di Commercio di Cosenza, oppure della Fondazione Adriano Olivetti) è diviso – come anticipavamo prima – in due differenti sezioni: da un lato quella dedicate alle scuole che hanno saputo attivare progetti educativi volti all’innovazione etica, con un occhio di riguardo anche all’inclusività sociale; dall’altro quello per le imprese esempio di innovazione tecnologica e sociale che hanno mostrato attenzione al benessere dei lavoratori e dell’intero ambiente.
Algieri (Camera di Commercio di Cosenza): “La responsabilità sociale è fondamentale per lo sviluppo economico”
“Con questo premio – commenta Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza – vogliamo accendere i riflettori sugli esempi concreti di un’Italia che guarda avanti” seguendo il fondamentale esempio di Adriano Olivetti che ha saputo “innovare senza perdere di vista i valori umani e sociali“; il tutto al fine di promuovere un’imprescindibile “sviluppo economico” che non può che procedere di pari passo “con la responsabilità sociale“.
Dal conto suo – invece – la presidente della Fondazione Olivetti Cinthia Bianconi ricorda l’importante “modello d’impresa” messo in piedi da Adriano, che seppe coniugare perfettamente “l’efficienza produttiva e manageriale [con] la dimensione etica” che diventa sempre più importante con il passare degli anni: “Per questo – ha continuato – il Premio si posiziona in continuità con l’esperienza e l’attenzione della Fondazione” incentrate nella “formazione degli studenti” e nel “ruolo sociale e civile delle imprese“