Il cameriere? Potrebbe non riceverci più sulla soglia del nostro ristorante preferito. E questo perché l’innovazione tecnologica apre a soluzioni interamente automatizzate. Lo dimostra il caso di J-MOMO, il primo ristorante italiano nel quale i clienti interagiscono solo con tablet e strumenti digitali: in sala infatti non è prevista la presenza di nessun personale umano.
Come funziona? È molto semplice: quando si entra è possibile scegliere un piatto da un menu consultabile con un touch screen che, per ogni portata, rivela calorie, proteine ed eventualmente gli allergeni contenuti. Una volta conclusa l’ordinazione, pagando con carta di credito, in contanti o con il cellulare, il ristorante automatico in circa 90 secondi eroga il piatto pronto caldo fumante con tutti gli accessori come posate e tovaglioli.
L’offerta, rigorosamente artigianale, preparata da una brigata di chef e pasticcieri, punta a soddisfare tutti i palati e varia dai contorni ai primi piatti ai secondi fino al dolce e al gelato.
Nata circa due anni fa dall’idea dell’imprenditore del settore della ristorazione e dell’agroalimentare Maurizio Caggiano, l’iniziativa sta ottenendo buon successo. Tanto che ha già raddoppiato la propria presenza con la stessa insegna, aprendo, oltre ai ristoranti, anche market automatici a Vicenza, Salerno e Campobasso (ma altri ne seguiranno presto). Si tratta di una formula ibrida che include market e ristorante completamente automatizzato, dove si possono trovare tutti i prodotti di un supermercato o gustare un ottimo piatto preparato dalla cucina centralizzata di J-MOMO a qualsiasi ora del giorno e della notte.
I campi di applicazione del format sono tra i più disparati e spaziano dalle mense aziendali, agli hotel, dai villaggi turistici ai negozi, fino ad arrivare agli istituti clinici, per i quali J-MOMO ha studiato e preparato piatti unici bilanciati.
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