Uk verso il riconoscimento della Palestina
Il Ministro degli Esteri britannico David Cameron negli ultimi giorni, in due differenti occasioni, ha lanciato l’idea di un riconoscimento ufficiale ed unilaterale della Palestina. Il primo annuncio in tal senso è arrivato nella giornata di domenica in un editoriale pubblicato sul Daily Mail, mentre il secondo è stato fatto durate una conferenza al Conservative Middle East Council dove il ministro ha incontrato alcuni funzionari arabi in vista del suo imminente viaggio in Medio Oriente.
Cameron sul Mail, lanciando la sua missione, ha affermato chiaramente che “dobbiamo fornire alla popolazione della Cisgiordania e della Striscia di Gaza la prospettiva politica di un percorso credibile verso uno Stato di Palestina e un nuovo futuro”. Un piano, questo, che dovrebbe essere “irreversibile”, oltre che tempestivo, e possibilmente precedente alla fine della guerra a Gaza, ma che “non dipende solo da noi”. Agli sforzi britannici, infatti, dovrebbero contribuire anche, nell’ottica di Cameron “i nostri partner, confermando il nostro impegno per una Palestina sovrana, e la nostra visione per la sua composizione”. Centrale, conclude il ministro inglese, sarà anche concedere al nuovo Stato palestinese “il riconoscimento presso le Nazioni Unite“.
Cameron: “Israele fallisce da 30 anni, deve ammetterlo”
Più dura e netta, invece, la posizione che Cameron avrebbe espresso, sempre sul riconoscimento della Palestina, durante il Conservative Middle East Council. Il resoconto dell’incontro è stato reso al Fatto Quotidiano dal giornalista della BBC James Landale, oltre che dalla direttrice del Council, Charlotte Leslie. Lì, il ministro, ha sottolineato anche che la creazione di uno Stato palestinese potrebbe essere utile per “incoraggiare la pace in Medio Oriente“.
Leslie, invece, parlando sempre con il Fatto Quotidiano, ha raccontato che, dopo aver lanciato l’idea di riconoscere la Palestina, Cameron ha attaccato Israele, sottolineando quando “assurdo” sia che gli aiuti umanitari per Gaza vengano bloccati, e sottolineando che “gli ultimi 30 anni sono stati una storia di fallimenti per Israele, perché non è riuscito a garantire la sicurezza ai suoi cittadini. Solo riconoscendo tale fallimento si potrà raggiungere la pace e il progresso“. Insomma, oltre alla polemica su Israele, Cameron sembra intenzionato a perseguire il piano per riconoscere la Palestina, e proprio questa posizione potrebbe aver stimolato gli USA a valutare un piano simile, come annunciato oggi dal sito Axios.