CamiHawke racconta come è nata la voglia di cambiare vita. “Ho iniziato per caso. Mi stavo laureando in giurisprudenza, ma non ero molto felice perché ho capito che la carriera forense non era la mia strada. Ho cominciato a postare dei video per gioco e quando ho visto che piacevano ho pensato di farli in modo sistematico e, da lì, è arrivata la radio e tutto il resto”, aggiunge Camilla che con il romanzo “Per tutto il resto dei miei sbagli”, ha scalato le classifiche. “Avevo sempre la sensazione di non essere nel posto giusto, di aver sbagliato strada e credo che la mia insicurezza derivasse dal fatto che quello non era il mio ambiente. Un po’ d’insicurezza mi è rimasta anche adesso che faccio quello che mi piace anche se facendo quello che amo fare sono più serena”, racconta Camilla che svela di aver ricevuto totalmente appoggio dai genitori quando ha scelto di lavorare con i social dove ha subito anche cyberbullismo (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Camihawke, il coraggio di cambiare vita

Camilla Boniardi, sui social CamiHawke, è uno dei volti più conosciuti sul web. Su Instagram conta oltre 1,2 milioni di follower. Nata a Monza il 21 giugno 1990, Camilla si è laureata in giurisprudenza, ma ha iniziato a lavorare come speaker radiofonica a Radio2. La sua avventura sul web è iniziata con Snapchat, diventando sempre più nota anche su Instagram e Facebook. Nel 2017 ha partecipato al programma su Fox Italia “Pink Different” e nel 2019 è stata scelta per condurre il cooking show di Rai 2 intitolato “Nella mia cucina” al fianco di Carlo Cracco. Camihawke è fidanzata da diversi anni con Aimone Romizi, il frontman della band Fast Animals and Slow Kids: “Che ci amiamo molto lo si capisce da questo, io credo, che siamo felici d’esser felici, quando stiamo insieme, e siamo felici che l’altro è felice, quando siamo distanti”, ha scritto in un post su Instagram nel giorno di San Valentino.



Camihawke: dai social al primo romanzo

Camilla Boniardi, meglio conosciuta come CamiHawke, ha da poco pubblicato il suo primo romanzo “Per tutto il resto dei miei sbagli”, che ha venduto cinquantacinque mila copie in un mese. La protagonista del libro, Marta, assomiglia molto a Camilla: “Come Marta, anche io a venticinque anni mi sentivo persa. Di solito non si parla di questa età, ma è molto complessa, perché non hai più tutte le strade davanti come a diciott’anni, però non senti nemmeno di avere una direzione precisa. Dopo l’università non sapevo quale sarebbe stato il mio percorso”, ha raccontato in un’intervista a ilLibraio. Intervistata da Cosmopolitan, Camilla Boniardi ha rivelato che le piacerebbe vedere il suo libro diventare un film, magari con Marco Giallini nei panni del padre di Marta. Ora vuole tornare a dedicarsi al web, la sua comfort zone, e per il futuro vorrebbe cimentarsi con il podcast: “In genere ascolto quelli che raccontano o ricostruiscono i casi giudiziari, i fatti di cronaca nera, con un taglio giornalistico alla Veleno e alla Polvere. Che non è il mio. Magari, potrei pensare a degli argomenti che mi sono vicini, mettere il timbro dell’intrattenimento”.

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