Camila Raznovich è pronta a tornare in onda con la nuova edizione (la ventitreesima) di Kilimangiaro estate. La prima puntata è in programma proprio per stasera; un debutto attesissimo, per lei e per tutta la squadra, che in vista della nuova stagione ha preparato diverse sorprese che vedranno la conduttrice coinvolta in prima persona. Stando alle prime anticipazioni pubblicate su Marida Caterini, la Raznovich si trasformerà in una sorta di “Roberto Giacobbo in gonnella”. Camila verrà infatti accompagnata dai vari ospiti nei luoghi dei loro racconti (ricordiamo che il format si distingue proprio perché i viaggiatori, una volta conclusa la loro esperienza, si lasciano intervistare da lei e la condivisione avviene attraverso questa modalità), dunque vedremo lei protagonista tanto quanto i suoi intervistati.
Una nuova avventura per Camila Raznovich
Il fine del programma rimane invariato: raccontare il mondo nell’ottica del viaggio, servendosi di uno stile rilassato e al tempo stesso divulgativo. Camila Raznovich vivrà delle avventure con Herve Barmasse, che l’accompagnerà in un’arrampicata sul Cervino, e Umberto Pellizzari (noto apneista), che s’immergerà con lei nelle acque del Mediterraneo. Dal mare al cielo, l’astrofisico Luca Perri le farà fare invece un test in assenza di gravità. A proposito di questo nuovo ciclo di puntate (dieci in tutto a partire da giugno), Camila ha dichiarato: “La rete ha voluto premiare il successo del programma anche in un anno così complicato. Non ci siamo mai fermati, tutta la squadra ha fatto un grande lavoro, nonostante le difficolta logistiche. Parlare di turismo in un anno in cui tutto era fermo non è stato facile e il pubblico ha apprezzato il nostro impegno. Abbiamo avuto risultati di share al di là delle aspettative. Il programma serale sarà un po’ diverso da quello pomeridiano, uno spazio di divulgazione scientifica culturale e di intrattenimento televisivo”.
Camila Raznovich: “Pronta a ripartire dopo la pandemia”
Nella stessa intervista rilasciata ad aprile a Repubblica, Camila Raznovich ha parlato anche della sua splendida esperienza al timone del Borgo dei borghi, prima grande occasione per lei per poter tornare a viaggiare. Ricorda ancora il periodo più buio della pandemia, costretta da sola in uno studio di pochi metri quadrati: “Ho sentito e sento il dovere di dare speranza, evitando di soffiare sulla paura e sull’inquietudine”. “Adesso – prosegue – conosciamo il nostro nemico e abbiamo le armi per affrontarlo. Dobbiamo aspettare che passi e passerà. Questa è la vita, ci sono sempre state guerre, crisi, carestie, è un ciclo che va oltre la nostra piccola permanenza sulla terra. Stringiamo i denti e stiamo pronti a ripartire, questo è il messaggio che cerco di mandare attraverso il mio lavoro”.