Camila Raznovich racconta di aver partecipato ad un esperimento traumatizzante quando aveva solo dieci anni. La conduttrice, tredici anni fa, ha pubblicato un libro dal titolo “Lo rifarei” in cui raccontava l’esperienza di vita in una comunità. All’epoca, la Ranovich ne parlava con grande entusiasmo, ma oggi che è diventata mamma tutto è cambiato. A quel libro, infatti, Camila ha aggiunto la prefazione “Non lo rifarei” spiegando che, da mamma, è un’esperienza che non farebbe fare mai alle sue figlie. La conduttrice ne ha parlato in un’intervista rilasciata ai microfoni del settimanale F raccontando di aver capito solo a posteriori quanto quell’esperimento sia stato traumatizzante abbia influenzato successivamente la sua vita. “Tredici anni fa ero giovane e quando si è giovani leggi tutto in maniera positiva. Il fatto di diventare madre ha cambiato radicalmente la percezione del mio passato. “Non lo rifarei” nasce da una nuova consapevolezza: non è una esperienza che farei fare alle mie figlie”, spiega.

CAMILA RAZNOVIC: “HO VISSUTO CON NOVE ADULTI, HO AVUTO PAURA”

Per quale esperimento Camila Raznovich fu selezionata quando aveva solo dieci anni? Al settimanale F, la conduttrice ha spiegato di aver partecipato ad un epserimento che consisteva nel vivere in una comunità con 300 ragazzi e nove adulti. Un esperimento che Camila oggi non rifarebbe e di cui non ha un buon ricordo. “Senza dubbio i quattro mesi nella sperduta campagna inglese in un regime militare. Ero in quinta elementare e fui selezionata per questo esperimento che prevedeva che trecento bambini vivessero con nove adulti, questa era la proporzione”, spiega la conduttrice. Nel libro pubblicato tredici anni fa, la Raznovich ne parlava positivamente, ma oggi, grazie anche alla testimonianza di un compagno, ha capito che, in realtà, all’epoca, nulla fu positivo per la sua crescita. “Nel libro lo raccontavo quasi divertita: con l’analisi ho capito di esserne stata fortemente traumatizzata tanto che uno dei miei compagni, da grande, mi ha raccontato che piangevo tutte le notti, l’avevo rimosso. Il sentimento più forte che ho provato era la paura”, conclude.