Camila Raznovich, dal racconto dei genitori all’infanzia nella comunità sannyasin
Riuscire a conquistare gli appassionati del piccolo schermo non è facile; lasciare traccia della proprie qualità passa per la capacità di saper intrattenere, coinvolgere, senza mai risultare banali. La versatilità può essere una chiave, e forse lo è stata nel caso di Camila Raznovich. E’ riuscita a fare breccia tanto sul piccolo schermo quanto nel contesto radiofonico, senza tralasciare la sua florida carriera come scrittrice. Tra le tappe della sua carriera professionale e privata, partendo anche dall’infanzia, la conduttrice si è raccontata in un’intervista rilasciata per il Corriere della Sera.
“Sono nata il 13 ottobre del 1974 a Milano da due genitori fricchettoni, entrambi argentini: mamma di origine italiana, padre ebreo-russo. Due architetti con un concetto di carriera diverso dal nostro: lavorare era un modo per viaggiare… Erano gli anni ’70, con i guru e i Beatles”. Inizia così l’intervista di Camila Raznovich, dai ricordi d’infanzia e dalla descrizione dei suoi amati genitori: “I primi ricordi? Vivevamo nella comunità sannyasin, ispirata a Osho; si chiamava Vivek. Dopo ha cambiato nome in Macondo come la mia nuova trasmissione in onda in prima serata da ottobre e pensata per la generazione Z“.
Camila Raznovich, il primo provino per MTV: “Non avevo paura di fallire…”
Sempre ripercorrendo la sua gioventù parlando al Corriere della Sera, Camila Raznovich ha spiegato: “Se mi sentivo diversa? Ero la cast-out, non appartenevo mai a nessun gruppo; però mi ha dato la forza di essere me stessa… Oggi mangio grazie alla TV, ma non ce l’avevamo. In comunità eravamo una dozzina di bambini e di sera meditavamo”. La conduttrice è poi passata alla prima vera opportunità di approcciare al piccolo schermo attraverso un provino per MTV: “Tornavo dopo 6 mesi in India, l’ho fatto senza preoccuparmi del risultato, avevo la mente pulita e senza paure… Non avevo paura di fallire”. Nel merito della sua carriera televisiva, Camila Raznovich è stata poi incalzata su eventuali commenti negativi nei suoi confronti: “Se me ne ricordo uno? Certo, quello di Aldo Grasso che scrisse che ero molto antipatica… Sono le critiche che ti fanno crescere: con gli yes-man rischi di schiantarti”.
Nel prosieguo dell’intervista rilasciata per il Corriere della Sera, Camila Raznovich ha poi passato in rassegna alcuni dei suoi programmi di successo. “Loveline? Un format di MTV Brasil che Antonio Campo Dall’Orto ha avuto l’intelligenza di italianizzare puntando sull’educazione sessuale… Momenti di imbarazzo? Mai perché anche con mia mamma ho sempre parlato di tutto, dalla verginità alla masturbazione e sto facendo lo stesso con le mie figlie“. La conduttrice ha poi speso qualche parola per il recente addio di Fabio Fazio alla Rai: “Fa parte della storia della Rai, ma ha ricevuto un’offerta e l’ha presa. Ha fatto bene”.
Camila Raznovich, l’aneddoto sul primo incontro con il marito Loic Fleury: “E’ stato molto erotico…”
Nell’intervista rilasciata per il Corriere della Sera, non poteva mancare una menzione alla quotidianità di Camila Raznovich con riferimento al matrimonio con Loic Fleury. “Ci siamo conosciuti ad Antiparos in Grecia, nel 2018; a un aperitivo abbiamo ballato senza parlarci… Ho trovato la cosa molto erotica. Ma prima di dargli il numero glielo ho fatto chiedere tre volte, volevo osservare a quante lo chiedeva“. Sul giorno del grande passo ha invece raccontato: “Prima a Milano, tra un lockdown e l’altro; poi in Normandia, con tre giorni di sole e un abito bianco in pizzo che avevo comprato 10 anni prima a Ibiza pagando forse 80 euro“. Sul fatto che nonostante si siano uniti in matrimonio vivano separati, Camila Raznovich ha spiegato: “E’ un rapporto a distanza nel rispetto dei nostri figli: lui ha un bambino di 12 anni. Ci tengo che i nostri ragazzi abbiano uno spazio esclusivo con i propri genitori”.
Verso il finire dell’intervista per il quotidiano, Camila Raznovich si è lasciata andare a qualche breve battuta su alcuni volti del momento. “Giorgia Meloni? Lasciamole il tempo per lavorare. E’ una politica che non ho mai votato, non la conosco, ma molti che mi piacevano mi hanno deluso”. Su Elly Schlein ha invece affermato: “Deve iniziare a rapportarsi con il popolo che l’ha votata in maniera strategicamente e comunicativamente diversa. Mi piace ma credo che stia perdendo contatto con il popolo del PD“. Infine, su eventuali programmi politici con la sua presenza, Camila Raznovich ha rivelato: “Vedo politici di destra e sinistra fare errori ingenui a livello di comunicazione, una delle cose che so gestire meglio. Ma prima vorrei riconquistare fiducia nel governante”.