Al via sabato 8 giugno la seconda stagione di Ogni cosa è illuminata, lo spin-off del Kilimangiaro condotto da Camila Raznovich. La prima puntata andrà in onda alle 21.30 su Rai 3, e vedrà la Raznovich impegnata in un nuovo viaggio “tra emozioni e conoscenza”. Il leitmotiv è il divertimento, accompagnato da quella leggerezza (e non rilassatezza) che caratterizza un po’ tutti i documentari. Cinque i temi trattati in questa stagione, per altrettante puntate in totale. Ogni documento video è accompagnato da una testimonianza sul passato, il presente e il futuro dell’uomo. Stasera tocca al tema Casa; seguiranno Resilienza, Clima, Futuro ed Evoluzione. La “casa” non è intesa solo come abitazione, ma anche come “città, ambiente, pianeta e posto dell’anima”. Per Camila, come si è detto, non è certo un debutto; forse è proprio per questo che le voci sul suo imminente trasferimento a La7 si fanno più insistenti. Che abbia voglia di cambiare aria? Per Cairo ha già condotto Le relazioni pericoloseMamma mia… che domenica, ma stavolta non si sa che cosa (e se) le verrà affidato.

Camila Raznovich e il concept di Ogni cosa è illuminata

In occasione della prima stagione di Ogni cosa è illuminata, Camila Raznovich ha rilasciato un’intervista a Tv sorrisi e canzoni in cui ha spiegato contenuti e obiettivi del programma. L’idea, anzitutto, è partita proprio da lei: “Sentivo l’esigenza di affrontare un approfondimento in studio. In Kilimangiaro proponiamo tanti video e documentari in esterno e spesso manca il tempo di parlare con gli ospiti. Qui accompagno gli spettatori in un viaggio emotivo, culturale e filosofico che ruota intorno a un tema diverso in ogni puntata”. Un esempio? “Una serata sarà dedicata alle città e al loro sviluppo per renderle più vivibili, sostenibili e trasformarle in luoghi di incontro e di scoperta. Ne parleremo con il sindaco di Milano Giuseppe Sala e con tutta probabilità interverrà anche il sindaco di Parigi Anne Hidalgo. E, tra gli altri, avremo Serena Dandini, appassionata di botanica, e l’architetto Mario Cucinella”.

Le vacanze di Camila Raznovich

Il titolo del programma, spiega Camila Raznovich, “è simbolico”, ripreso da un libro e un film che ha amato molto. “Rispecchia il senso del programma: un faro che si illumina su temi di interesse generale attraverso il racconti di massimi esperti del settore”. Ma quando va in vacanza, lei? “Sì, ammetto che è stata una stagione televisiva faticosa per me. Poi, in autunno, tornerò alla conduzione di Kilimangiaro e avrò un altro programma, di cui ora però non posso anticipare nulla”. Poi spiega: “Per me viaggio e scoperta non sono sono lavoro, ma il senso della vita. Perciò mi sposterò con la mia famiglia dall’Isola d’Elba alla Sardegna, dalla Corsica alla Grecia. Non potrei mai stare ferma!”.