Sarà la storia di Camilla Auciello ad animare la nuova puntata di Amore Criminale, la trasmissione condotta da Veronica Pivetti che torna nella terza serata di oggi su Rai3. La donna aveva appena 35 anni quando fu massacrata ed uccisa dall’ex compagno Claudio Bertazzoli, appuntato con una mansione di ufficio, dieci anni più grande di lei. Camilla nasce e vive ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, fino all’età di 20 anni. Successivamente decide di lasciare la sua città di origine per trasferirsi a Bologna. Una decisione scaturita dall’amore per un ragazzo che la porta a lasciare la sua Puglia ed a bruciare forse fin troppo in fretta le tappe. Appena ventenne, infatti, sposa il giovane per il quale aveva lasciato la sua famiglia ma quel matrimonio, dopo alcuni anni in cui la giovane tenta di restare incinta, alla fine è destinato a naufragare con una separazione consensuale. Nonostante il momento personale molto difficile, la giovane non torna in Puglia ma decide di affrontare tutto il suo dolore restando nella città che l’ha accolta. Inizia così a lavorare in varie strutture tra cui la mensa della Rai e quella dei carabinieri di Bologna e proprio qui si imbatte nell’appuntato Claudio Bertazzoli.
CAMILLA AUCIELLO, UCCISA DALL’EX CLAUDIO BERTAZZOLI
Dopo l’iniziale conoscenza, Camilla Auciello e Claudio Bertazzoli decidono di frequentarsi sempre più seriamente, sebbene nei loro programmi non ci sia il matrimonio. Nel 2008 nasce Alessia, la figlia tanto desiderata. La coppia si è trasferita intanto a Baricella, piccolo centro di seimila anime in provincia di Bologna. Eppure, nonostante la nascita della loro bambina il rapporto tra i due non sembra affatto essere incentrato su valori quali fiducia e rispetto. L’uomo inizia così ad umiliarla anche nelle cose familiari, come ad esempio la villa, intestata al solo Claudio, così come l’auto, acquistate però con i risparmi di entrambi. E’ lui a decidere di cosa fare dei beni acquistati insieme ma a fare sempre più male a Camilla è l’atteggiamento nei suoi confronti, sempre sprezzante e umiliante. Claudio la deride per la sua preparazione culturale e per il fisico, al punto da arrivare persino a prenotarle una mastoplastica per farle rifare il seno. Quello non è affatto amore e Camilla se ne rende ben presto conto decidendo così di lasciarlo e chiedendo l’affidamento della bambina.
16 ANNI ALL’ASSASSINO
Parte da questo momento la guerra tra i due ormai ex compagni, con l’incapacità dell’uomo di accettare la fine della loro relazione ma soprattutto la decisione di Camilla di allontanare la bambina. La donna è però ben salda nella sua posizione, ignara di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco. E’ il 2 aprile 2011 quando tra i due ex esplode l’ennesimo litigio culminato poi in uno spietato delitto. Armato di forbici e martello ha così dato luogo al massacro della sua ex: 46 colpi scaricati con una furia senza precedenti contro l’indifesa Camilla che non ha avuto scampo. Dopo aver messo fine alla sua furia, ha portato la piccola Alessia dai genitori e si è costituito. Sono stati i medici legali, in sede di autopsia, a ricostruire l’escalation di violenza inaudita compiuta sul corpo della giovane madre. Arrestato per l’omicidio, l’ex appuntato si è fatto spostare nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, noto per ospitare ex esponenti delle forze dell’ordine. Ha chiesto ed ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato ed è stato condannato a 16 anni di carcere, pena confermata anche in Cassazione. La mancanza delle aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, hanno contribuito a giocare a suo favore.