Andrea Campana, responsabile della Pediatria Multispecialistica dell’Ospedale Bambino Gesù, è tornato a ribadire la necessità di vaccinare i bambini contro il Covid-19 nel corso della puntata di Studio24 andata in onda lunedì 13 dicembre su Rai News: “Non è soltanto una emergenza clinica, ma anche sociale”. Il riferimento è alle modalità con cui il ricovero per positività al virus dei più piccoli sconvolge le famiglie.
“Al Bambino Gesù abbiamo 8 bambini ricoverati, il più piccolo ha meno di un mese e uno poco più di 7 anni. I genitori sono stanchi. Abbiamo 16 posti letto occupati”, ha raccontato. Le problematiche, in particolare, riguardano le questioni relative alla quarantena e alla necessità di non lasciare da soli i piccoli pazienti. Una storia che si ripete di volta in volta. “In totale circa 800 bambini sono stati ricoverati dall’inizio della pandemia, di cui 44 in rianimazione. Molti hanno avuto una degenza lunga”. Dal punto di vista clinico, piuttosto, la situazione appare più semplice. “Quadri con problemi addominali, stati febbrili e polmoniti. Per noi medici non sono più complessi dei bambini che hanno altre patologie in questo momento. Per i genitori però è ugualmente una situazione di disagio estremo”, ha spiegato.
Campana: “Bambini e Covid, è emergenza sociale”. Il problema dei farmaci
Andrea Campana, ospite di Studio24, oltre a sottolineare che il problema bambini e Covid-19 è anche un’emergenza sociale, ha messo in luce la mancata disponibilità di farmaci per i piccoli pazienti. “Quelli che utilizziamo sono gli stessi della prima fase della pandemia e sono tutti utilizzabili dai 40 kg in su, quindi non sotto i 12 anni. Un bambino positivo in una condizione a rischio viene curato, ma off-label”.
È anche per questa ragione che il vaccino è fondamentale, in quanto unica terapia preventiva a disposizione. “Non bisogna avere paura. I genitori vanno convinti. È un vaccino sperimentato, non sperimentale. Negli Usa lo hanno fatto in 4 milioni e mezzo senza effetti collaterali rilevanti”. E sulle eccezioni: “I casi di bambini che non possono vaccinarsi sono pochissimi, fondamentalmente per reazioni allergiche. Ad ogni modo è sempre importante rivolgersi al pediatra di fiducia per analizzare la specificità del problema”, ha concluso.