Domani ristoranti e pub chiusi in Campania. Il governatore Vincenzo De Luca non ha firmato l’accordo Stato-Regioni raggiunto nella notte in vista delle riaperture del 18 maggio 2020. Lo ha annunciato durante l’intervista rilasciata a “In mezz’ora” su Rai3. «Voglio correggere un’informazione che è girata in queste ore sugli organi d’informazione sull’accordo raggiunto tra Regioni e Stato: la Campania non è d’accordo, non ha firmato nessun accordo». Se altre Regioni spingono per una maggiore autonomia nelle decisioni e nella gestione, lo stesso non si può dire della Campania, che va allo scontro col governo. «Io ritengo che su alcune norme di sicurezza generale debba pronunciarsi il Ministero della Salute. Poi è chiaro che è necessaria una flessibilità regionale, ma sulle norme fondamentali non è possibile che il Ministero della Salute e il Governo scarichino opportunisticamente le decisioni sulle Regioni». La presa di posizione del governatore campano è netta: «Questo non è accettabile».



CAMPANIA, DE LUCA CONTRO GOVERNO “SE SBAGLIAMO QUI ECATOMBE”

Vincenzo De Luca avrebbe preferito una graduale riapertura, invece ha la sensazione che si vada verso un “liberi tutti” da giugno. «Se il contagio viene contenuto va bene, ma se abbiamo ancora livelli elevati di contagio che significa liberi tutti? Io non lo so cosa succederà il 3 giugno, io cercherò di ragionare il 2 giugno per sapere qual è la situazione epidemiologica». Il presidente della Regione Campania ha sottolineato la prova di «straordinaria efficienza e concretezza amministrativa» che ha dato il suo territorio durante l’emergenza coronavirus. «Nessuno in Italia si sarebbe aspettato che la nostra regione reggesse come ha retto l’onda d’urto dell’epidemia». Ciò per De Luca è il frutto di due anni di lavoro intenso in cui è stata ristrutturata la rete sanitaria. Questo è stato possibile partendo da una presa di coscienza: «La Campania è la regione più difficile d’Italia perché abbiamo la più alta densità abitativa d’Italia. Se perdiamo il controllo del contagio in Campania viene un’ecatombe, questo è il motivo per cui abbiamo fatto quello che abbiamo fatto».



CAMPANIA, DE LUCA “STATO CI RAPINA OGNI ANNO”

E infatti Vincenzo De Luca a tal proposito evidenzia che la sua regione ha «il tasso più basso di decessi per coronavirus in relazione alla popolazione, abbiamo il tasso più basso di positivi in relazione alla popolazione e un tasso molto basso di morti per la percentuale di persone contagiate». Inoltre, il governatore su Rai3 ha spiegato che la Regione Campania, pur essendo quella con meno risorse nel fondo sanitario nazionale, ha retto durante l’emergenza. «Non tutti sanno che la Campania riceve pro capite ogni anno 45 euro in meno rispetto a un cittadino del Veneto, 40 euro in meno della Lombardia, 60 euro in meno rispetto all’Emilia Romagna, 30 euro in meno rispetto al Lazio». Arriva anche ad usare parole molto forti contro le istituzioni nazionali: «La Campania viene rapinata ogni anno di 300 milioni di euro dallo Stato centrale». E va all’attacco anche sui tamponi: «La Campania ha ricevuto da Consip un quarto dei tamponi arrivati in Veneto e un terzo di quelli arrivati nel resto d’Italia. In queste condizioni, produrre i risultati raggiunti dalla Campania è stato un risultato straordinario».

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