Campania zona rossa a partire da oggi, ma non si placano le polemiche. Il presidente della Regione ha criticato duramente il Governo ed ha messo nel mirino in particolare il ministro Luigi Di Maio. Attacchi che hanno acceso il dibattito, senza dimenticare i numeri dell’emergenza sanitaria: anche oggi sono stati annotati oltre 4 mila casi positivi, mentre sono 40 i decessi rilevati dal 7 al 12 novembre 2020. Arrivano importanti aggiornamenti da Napoli per quanto riguarda la situazione ospedaliera: come riporta Sky Tg 24, sono disponibili nuovi posti letto al San Giovanni Bosco. Entrando nel dettaglio, domani apriranno 40 posti di degenza, mentre nel giro di una settimana arriveranno 49 posti di degenza specialistica, tra cui «12 posti di ginecologia e ostetricia con nido e n15 posti di chirurgia generale, vascolare e neurochirurgica con 4 posti di di terapia intensiva coronarica e 4 di terapia intensiva post operatoria». (Aggiornamento di MB)
CAMPANIA ZONA ROSSA, L’IRA DI DE LUCA
Campania zona rossa: ora è ufficiale. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza con la quale la Regione guidata da Vincenzo De Luca passa dalla zona gialla alle restrizioni da lockdown. Il governatore non l’ha presa affatto bene: «La divisione in zone mi sembra una grande idiozia. I dati della Campania, dicono, non possono essere veri. E comincia una campagna di sciacallaggio inimmaginabile». De Luca ha duramente attaccato il governo: «Si è nascosto dietro i numeri per non prendersi la responsabilità di chiudere». Secondo il presidente della Regione Campania le misure adottate avrebbero «permesso di bloccare il contagio e di arrivare tranquilli a Natale». De Luca parla di attacchi mediatici strumentali: «Quando noi parlavamo di rigore, gli altri si sono mossi contro le ordinanze della Campania. Ora sono tutti rigoristi: una vergogna assoluta, tipica dell’Italia di oggi».
Nel suo mirino anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, come riportato dall’AdnKronos: «Le immagini degli assembramenti sul lungomare hanno determinato una svolta nell’opinione pubblica nazionale. Era un assembramento vietato dalla legge e gli assembramenti vanno contrastati dalle forze dell’ordine e dalle polizie municipali. Non c’era nessuno a controllare. Sapete chi avrebbe dovuto decidere, ma era in giro per televisioni a farsi pubblicità». Inoltre, ha spiegato che ha introdotto l’obbligo di mascherine all’aperto prima del governo e di aver chiesto il 4 ottobre al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese di rafforzare i controlli sui territori. Inoltre, ha anticipato il governo anche sulla chiusura delle scuole. Duro, quindi, il giudizio di De Luca sul governo: «Siamo chiamati a lavorare in una condizione infame. Per quel che mi riguarda, fatti salvi tre o quattro ministri, questo non è un governo. Non voglio dirvi che cosa è. In queste condizioni, è meglio mandarlo a casa». De Luca parla di «dilettanti allo sbaraglio», quindi auspica un «governo di unità nazionale». (agg. di Silvana Palazzo)
CAMPANIA ZONA ROSSA: “GRAVI CARENZE”
Campania sta per diventare zona rossa. L’indiscrezione è emersa dalla Cabina di Regia dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute. La decisione non è ancora ufficiale, ma a pesare sarebbe stato il sovraffollamento dei pronto soccorso, i ricoveri negati, grave carenza di medici, in particolare anestesisti, mancata programmazione di piani anti Covid per la seconda ondata e l’inesistenza di un’adeguata rete di medicina territoriale. Questi sono gli aspetti evidenziati dagli ispettori inviati dal ministro Roberto Speranza in quattro ospedali di Napoli, nello specifico il Cardarelli, Ospedale del Mare, Cotugno e Monaldi. Il governatore Vincenzo De Luca, secondo quanto riportato da Repubblica, in aperto scontro con il Governo aveva pensato di giocare d’anticipo preparando una stretta su singole aree. Quindi, in serata voleva annunciare zone rosse nelle città con un alto numero di contagi e restrizioni per attività commerciali non essenziali. Nel mirino la zona metropolitana di Napoli e Caserta, ma il Governo nel frattempo sembra giocare d’anticipo.
CAMPANIA ZONA ROSSA: FUGA NEL LAZIO PER CURE
Quella di oggi è, dunque, una giornata decisiva per la Regione Campania. Sul tavolo della Cabina di Regia è finita anche la relazione degli ispettori, oltre al monitoraggio settimanale, con lo sfondo il braccio di ferro tra il governo e il presidente Vincenzo De Luca che continua a urlare allo “sciacallaggio” contro la Sanità campana. L’arrivo degli ispettori ministeriali è stato vissuto come un affronto da De Luca, secondo Repubblica. Non ha apprezzato il fatto che Speranza abbia così messo in dubbio i suoi dati. Il premier Giuseppe Conte ha fatto sapere di essere pronto a mandare l’esercito, decisione invocata anche dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, originario di Pomigliano d’Arco. Negli ultimi giorni è emerso anche un fenomeno preoccupante: la fuga di sempre più persone verso i vicini ospedali della provincia di Latina. Chi dalla Campania può noleggiare un’ambulanza o ha la forza di affrontare un viaggio in auto si sposta in terra pontina per ottenere un posto letto. La situazione è a dir poco drammatica.