Allarme per il gruppo Campari: gli hacker hanno messo nel mirino la società, chiusi i servizi informatici e la rete. Come riportato dai colleghi del Corriere della Sera, i pirati informatici hanno chiesto un riscatto da diversi milioni di euro. In base a una prima ricostruzione, l’attacco è partito all’inizio del mese di novembre e ancora oggi ci sono diversi server che non funzionano. In una nota, il gruppo Campari ha messo in risalto che potrebbero essere stati decrittati alcuni dati, con conseguente perdita di alcune informazioni personali e di business. E soprattutto sono a rischio i conti del gruppo: le operazioni di ripristino sono più lunghe del previsto, considerando che alcuni servizi risultano ancora sospesi. «Per effetto del protrarsi della fase di ripristino oltre quanto inizialmente previsto, riteniamo che questa situazione possa generare qualche impatto temporaneo sulla performance finanziaria del gruppo», la conferma della società.
CAMPARI SOTTO ATTACCO HACKER: CHIESTO RISCATTO MILIONARIO
Bleeping Computer riporta qualche dettaglio in più sul riscatto chiesto dagli hacker a Campari: la cifra si aggirerebbe attorno ai 15.000.000 dollari. Nel corso di questi giorni sarebbero stati rubati 2TB di file non crittografati, una perdita degna di nota per la nota compagnia di liquori italiana, che comprende tra gli altri marchi come Frangelico, SKYY Vodka e Epsolon. In caso di pagamento del riscatto, i file verrebbero eliminati e non condivisi in rete. Ricordiamo che negli scorsi giorni aveva fatto rumore l’attacco hacker da parte di Ragnar Locker ai danni di Capcom, noto sviluppatore di videogiochi. Come messo in risalto dai colleghi di Tom’s Hardware, l’attacco ha portato al furto di 1TB di dati sensibili e in questo caso è stato chiesto un riscatto di 11.000.000 dollari.