La situazione sotto i Campi Flegrei torna a far preoccupare i residenti che nella mattina di ieri hanno avvertito una nuova, importante, scossa. Alle ore 10:01, infatti, un sisma di magnitudo 3.4 è stato avvertito in tutta l’area di Pozzuoli e in parte del napoletano, seguito da una mezz’ora abbondante di scosse di lieve entità che ha ricordato la situazione di appena 5 mesi fa, quando in seguito ad una scossa di magnitudo 4.2 (peraltro la più forte degli ultimi decenni) si sono registrati 51 differenti sismi in 14 ore. A gennaio del 2024, invece, se ne sono registrati 245, più di 8 al giorno in un mese.



I Campi Flegrei, d’altronde, sono sempre sono sorvegliati speciali da parte di vulcanologi, sismologi e geologi, ben consci che si tratti di uno tra i 10 supervulcani scoperti sulla terra. Un’eruzione avrebbe effetti incalcolabili e imprevedibili, ma sicuramente devastanti, dato che nei secoli passati si sono registrati eventi 70/80 volte più potenti di quello che distrusse Pompei, ma anche 10 volte superiori all’ultima del Vesuvio. L’area, comunque, rimane sotto osservazione e nessuno, attualmente, può dire se e quanto i terremoti ai Campi Flegrei potrebbero trasformarsi in una vera e propria eruzione, tra esperti che si dicono cautamente ottimisti ed altri che invitano a non sottovalutare l’imprevedibilità degli eventi.



Campi Flegrei: nell’area vivono 800mila persone, 40mila in case abusive

Di certo c’è che ai Campi Flegrei ormai da alcuni mesi la popolazione non è completamente tranquilla e chiede, già dallo scorso settembre, una revisione approfondita del piano di evacuazione. Inoltre, servirebbero, evidenzia Gaetano Sammartino, geologo della Sigea (Società italiana di geologia), a Libero, “studi di microzonazione sismica che mettano in evidenza le condizioni del sottosuolo per stabilire le aree più vulnerabili”.

Ai Campi Flegrei, d’altronde, vivono oltre 800mila persone, in un’area piuttosto ristretta e con poche vie di fuga che, se gestite scorrettamente, finirebbero per intasarsi rapidamente. Oltre a questo, va considerato che non è noto dove concretamente si trovi il magma in questo momento, né è prevedibile dove potrebbe trovarsi nel momento dell’ipotetica eruzione, essendo un vulcano sprovvisto bocca eruttiva. Non va sottovalutato, inoltre, che nell’area dei Campi Flegrei è piuttosto diffuso l’abusivismo edilizio, stimato nel 20% delle abitazioni (inferiore a molte altre province italiane), per un totale di circa 40mila persone. Costruzioni, quelle abusive, vecchie, fatiscenti ed, ovviamente, non a norma dal punto di vista sismico o della stabilità dell’immobile.