Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, sulle pagine del Corriere della Sera fa il punto su quanto sta accadendo nel territorio campano, con i movimenti bradisismici frequenti e costanti ormai da mesi. I terremoti avvengono soprattutto nella zona compresa tra Pozzuoli, Agnano, l’area di Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e nel Golfo di Pozzuoli. Come spiegato dall’esperto, “solo nel mese di aprile sono stati registrati 1252 terremoti (Mdmax=3.9±0.3), di cui 979 localizzati”. La zona è ad alta sismicità: anche in passato sono state registrate crisi bradisismiche.



Molti residenti temono che un terremoto ad alta magnitudo possa avvenire in mare: un’eventualità che Di Vito non si sente di escludere. “Il golfo è monitorato grazie al sistema multiparametrico Medusa, che integra la rete a terra, anche presente lungo la fascia costiera. (…) Periodicamente vengono effettuate campagne di misura, raccolta di campioni e analisi dei fluidi idrotermali. Inoltre, sono state definite le posizioni di tutte le emissioni idrotermali sottomarine nell’intera area del golfo. I dati sono in fase finale di elaborazione”.



Campi Flegrei, l’esperto: “La sismicità continuerà”

Non è chiaro quanto durerà la fase ad alta sismicità. Secondo Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, è una domanda complicata alla quale rispondere “in quanto questo tipo di previsione non può essere supportata dai dati disponibili”. Secondo l’esperto, “finché durerà il sollevamento del suolo, prodotto dalla deformazione crostale, la sismicità continuerà, anche con magnitudo simili alle precedenti o anche maggiori, compatibilmente con la natura e l’estensione delle strutture vulcano-tettoniche coinvolte”. Nell’area dei Campi Flegrei, invece, non dovrebbero esserci rischi di un’eruzione vulcanica in tempi brevi, poiché il magma deve prima raggiungere la superficie.



I residenti dell’area Flegrea restano molto spaventati. Per questo motivo Di Vito, sulle pagine del Corriere della Sera, dà un consiglio ai cittadini che abitano la zona e che da mesi vivono con la paura per terremoti e possibili eruzioni del vulcano: “Mi sentirei di consigliare di tenersi informati attraverso i siti istituzionali dei centri di ricerca e monitoraggio e, per le azioni di protezione civile, sui siti della Protezione Civile Nazionale, Regionale e Comunale”. L’esperto, in conclusione, diffida i cittadini ad affidarsi a informazioni non ufficiali.