La situazione ai Campi Flegrei che in queste ultime giornate sono stati colpiti da uno sciame sismico culminato con una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è sotto costante osservazione da parte delle autorità competenti, che temono una possibile eruzione vulcanica con esiti attualmente imprevedibili. Lo spiega, per esempio, Carlo Doglioni, presidente di INGV, in audizione davanti alla commissione Ambiente, citato da Repubblica, secondo il quel “è impossibile pensare che si spengano perché sono un vulcano attivo”.



Le ipotesi su ciò che potrebbe accadere nell’immediato futuro ai Campi Flegrei sono due, spiega ancora Doglioni, la prima “meno critica, è una situazione analoga alla crisi del 1982-84“. In quell’occasione, infatti, si verificò un fenomeno detto bradisismo (ovvero un lento movimento dall’alto verso il basso delle placche tettoniche) che “è durato 2 anni, poi si è fermato”. Ben più tragica, invece, sarebbe l’ipotesi di “un’eruzione come quella del Monte Nuovo” registrata nel 1538, nonché la più recente delle 70 eruzioni avvenute nei Campi Flegrei. In generale, comunque, l’ipotesi attualmente più accreditata è quella di nuovi sciami sismici, che potrebbero arrivare “a un evento di magnitudo 5“.



Mario Morcone: “L’evacuazione dei Campi Felgrei è rallentata dall’abusivismo”

In generale, insomma, la situazione ai Campi Flegrei potrebbe presto degenerare, oppure rimanere abbastanza stabile permettendo di chiudere questo capitolo con la secondaria rottura di un po’ di intonaco nel comune di Pozzuoli. Per evitare, però, qualsiasi epilogo critico, Nello Musumeci, ministro della Protezione Civile, sta lavorando ad una legge ad hoc per garantire la corretta e rapida evacuazione dell’area per le oltre mezzo milione di persone che vivono nella “zona rossa”.



Musumeci punta a chiudere la legge per l’evacuazione dei Campi Flegrei entro “alcune settimane”, procedendo anche ad esercitazioni con la protezione civile e i volontari. Si tratterà, però, di un piano straordinario, che sarà attivato solo ed esclusivamente nel caso di stretta necessità, anche per via del costo stimato di circa 30 miliardi di euro. Il prefetto Mario Morcone, assessore regionale in Campania, invece, commentando il piano di evacuazione per i Campi Flegrei, spiega che “il tema centrale è quello delle criticità delle viabilità e delle vie di fuga. La zona è densamente popolata e le infrastrutture sono insufficienti”, mentre “il nodo dell’abusivismo è una delle piaghe alle quali è difficile porre un freno”.