Can Yaman, attore turco noto ai più per via del suo ruolo nella serie Daydreamer, è tra gli ospiti della terza puntata di C’è posta per te, il people show condotto da Maria De Filippi in onda oggi in prima serata su Canale 5. È presumibile che Can farà parte di una delle sorprese destinate a uno dei protagonisti della serata, una persona comune che si è ispirata a lui oppure – più semplicemente – qualche ragazza che, guardando Daydreamer, ha sognato di averlo come fidanzato.



Un sogno che, a quanto pare, è diventato realtà per Diletta Leotta, la conduttrice di Dazn con cui si vocifera abbia un flirt ormai da diversi giorni. D’altra parte, soltanto pochi mesi fa, Can dichiarava di essere più che pronto a intraprendere una nuova relazione. “Sono sempre aperto alle cose che mi porta la vita. La vita sorprende”, si legge in una sua intervista dell’ottobre scorso a Tv Sorrisi e Canzoni. Che sia stata una sorpresa anche l’incontro con Diletta? Di sicuro, se non per lui, lo è stato per le fan, poco disposte a doverselo contendere con la biondissima e bellissima presentatrice televisiva.



Can Yaman: “Sono innamorato di tante cose…”

“Se sto con qualcuno, vuol dire che sono innamorato”, prosegue Can Yaman ai microfoni del magazine diretto da Aldo Vitali. Per poi specificare: “Ma lo sono anche del mio lavoro. Mi innamoro di tutte le cose che faccio”. Un po’ più di fatica l’ha fatta per farsi piacere (o comunque andare bene) la professione che era stata pensata per lui fin da piccolo: quella di avvocato. “Dopo un anno di stage ho lavorato nella società di consulenza legale Pricewaterhousecoopers, ma mi annoiavo, non so stare fermo davanti a un computer”, racconta. “Durante una vacanza a Bodrum ho conosciuto i miei attuali agenti, che mi hanno impartito lezioni di recitazione. Così la mia vita è cambiata ed eccomi qua”.



Can Yaman racconta i suoi esordi

C’è da dire che Can Yaman è cresciuto in una famiglia che l’ha sempre incoraggiato e sostenuto nelle sue scelte, anche e soprattutto dal punto di vista economico. Questo, però, non vuol dire che non abbia mai dovuto rimboccarsi le maniche personalmente: “A 14 anni ho scelto di fare il liceo italiano per avere più possibilità nella vita, ma c’era il pericolo che non potessi pagare la retta. Però ho vinto una borsa di studio, perché ero il primo della scuola. All’ultimo anno ho avuto un’altra occasione: su 3.000 studenti bravi da tutta la Turchia, solo 36 sono stati selezionati per andare a studiare negli Stati Uniti. E io ero fra quei 36. Al ritorno dall’America, ho vinto un’altra borsa di studio, stavolta con la pallacanestro, per entrare a Giurisprudenza”. E dal suo impegno è venuto il resto.