TRUDEAU INVOCA L’EMERGENCY ACT CONTRO IL ‘FREEDOM CONVOY’

Quella dei no vax in Canada impegnati nel “Freedom Convoy” «non è una protesta pacifica»: per questo motivo, spiega il Premier Justin Trudeau, per la prima volta nella storia viene invocato l’Emergency Act, la durissima legge canadese sullo stato d’emergenza speciale.



Dopo diversi tentativi e richieste di interrompere le proteste sulle strade di tutto il Canada, non solo ad Ottawa, il Premier del Partito Liberale invoca l’estrema ratio contro i manifestanti: se approvato dal Parlamento, l’Emergency Act darà al governo canadese – per 30 giornipoteri straordinari: sospensioni libertà civili, aumento poteri forze dell’ordine, addirittura blocco dei conti correnti dei manifestanti e ripristino dell’ordine pubblico.



CANADA, COSA POTREBBE SUCCEDERE NEI PROSSIMI 30 GIORNI

Trudeau ha garantito che queste misure invocate con l’Emergency Act saranno applicate solo temporaneamente e in modo molto selettivo e al solo scopo «di risolvere le situazioni più critiche»: il Parlamento ha ora una settimana di tempo per approvare la legge d’emergenza. A quel punto scatteranno i 30 giorni dell’Emergency Act, che dagli Anni Ottanta ha sostituito il precedente “War Measures” che dava diversi poteri speciali alla polizia: in questo mese la protesta dei camionisti canadesi contro le legge anti-Covid (obbligo vaccinale in ingresso Canada, obbligo pass Covid e altre restrizioni) ha raggiunto presenze massicce per le strade, allargando poi la protesta in alcune aree degli Stati Uniti (con il plauso dell’ex Presidente Trump) e dell’Australia, fino al Belgio in Europa. Paralizzando Ottawa e diversi distretti dell’Ontario, sono miliardi di dollari ad esser stati bruciati dal blocco del commercio in metà del Paese: per questo Trudeau è giunto alla “minaccia” ultima, con l’Emergency Act pronto ad essere approvato già la prossima settimana. «Le misure sarebbero limitate nel tempo, ragionevoli e proporzionate e non prevedrebbero il dispiegamento dei militari», ha spiegato ancora Trudeau nella conferenza stampa di martedì, aggiungendo come l’Emergency Act conferirebbe alla polizia «poteri straordinari per arrestare o multare i manifestanti. […] Vogliamo mantenere i canadesi al sicuro, proteggere il lavoro delle persone». Quello contro il Freedom Convoy sarebbe la seconda volta nella storia in cui il Canada interviene con misure così drastiche davanti ad un’emergenza nazionale. Il precedente è dell’ottobre 1970 quando l’allora Premier Pierre Elliot Trudeau – eh sì, proprio il padre dell’attuale Presidente – invocò l’atto emergenziale per inviare l’esercito in Quebec. In quei giorni infatti il Fronte di Liberazione aveva rapito un attaché dell’ambasciata britannica e addirittura un ministro della provincia, Pierre Laporte, poi ritrovato purtroppo morto.

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