La leadership di Justin Trudeau rischia di essere travolta da uno scandalo che investe tutta la sua famiglia e il suo ruolo nel governo. Il premier canadese è stato messo sotto torchio per un’ora e mezza davanti alla commissione parlamentare (via web causa Covid), nel tentativo di rispondere alle accuse riguardanti il contratto governativo concesso a We Charity, organizzazione internazionale legata a Bill Clinton, Oprah Winfrey e altre celebrità e leader politici che, come riportato dal Corriere della Sera, prevede un programma da 660 milioni di dollari indirizzato a studenti che non riescono a trovare un lavoro estivo per via del coronavirus. Tutto lodevole se non fosse che Trudeau deve rispondere di conflitto di interessi: egli avrebbe infatti partecipato in prima persona alla decisione dell’esecutivo di assegnare il contratto alla Ong nonostante We Charity avesse pagato membri della sua famiglia per tenere delle conferenze…



CANADA, SCANDALO TRUDEAU: CONTRATTO MILIONARIO A ONG CHE HA PAGATO LA FAMIGLIA

Trudeau dal canto suo ha respinto ogni addebito: “L’organizzazione benefica We Charity non ha avuto nessun trattamento privilegiato, né io né i miei collaboratori hanno interferito nell’assegnazione della commessa”. Eppure è di certo una posizione scomoda quella del primo ministro canadese, dal momento che We Charity ha pagato somme per oltre 300mila dollari (quasi 190mila euro) alla madre e al fratello di Trudeau, nonché 1500 dollari a sua moglie Sophie nel 2012 prima che lui assumesse la guida del partito liberale. Secondo quanto dichiarato dall’opposizione conservatrice, a questi soldi andrebbero aggiunti i 212mila dollari garantiti dall’organizzazione ai familiari di Trudeau per rimborso spese di trasferta. Il primo ministro non ha negato di essere al corrente delle attività svolte da suoi parenti per l’associazione ma ha detto non essere stato informato sui loro compensi e di non essere stato neanche ragguagliato sul rimborso spese destinato alla moglie per una conferenza tenutasi a Londra ad inizio anno. Trudeau, a capo di un governo di minoranza sempre più debole, rischia seriamente di vedere capitolare la sua leadership proprio dopo che grazie alla gestione della pandemia era riuscito a risalire la china dei sondaggi. I principali partiti di opposizione ne chiedono le dimissioni: “Lei è coinvolto in questo scandalo da oltre un mese, ha avuto tutto il tempo per informarsi, nessuno le crede quando dice che non sa quanti soldi ha preso la sua famiglia da questa associazione, ha detto il portavoce dell’opposizione conservatrice, Pierre Poilievre.

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