Il Canale di Panama in questo periodo sta registrando la minore quantità di acqua al suo interno che l’intera storia del passaggio marittimo ricordi. Secondo quanto racconto il quotidiano tedesco Welt, infatti, nella prima metà di giugno il pescaggio (ovvero l’altezza massima della parte di scafo che rimane immersa in acqua) aveva toccato i 15,24 metri, calando poi agli attuali 13,41 e toccando, entro la fine del mese secondo alcune stime, i 13,26.
Complessivamente, la diminuzione del pescaggio all’interno del Canale di Panama porta ad una riduzione di circa il 10/25% del carico delle navi più grosse (ovvero quelle che possono caricare fino a 12 mila container da 6 metri). Solo 7 anni fa, con l’ampliamento dei bacini di chiusa tramite i quali il canale funziona, si era stabilito un nuovo standard nei carichi, pari appunto a 12 mila container a nave, che ora dovranno essere ridotti in media di 2 mila unità. Questa diminuzione della capacità d’acqua del Canale di Panama è dovuta, secondo gli esperti, alla siccità causata dal cambiamento climatico, dato che il canale attinge acqua dal lago Gatún, la cui capacità diminuisce da diversi mesi a questa parte.
Gli esiti della siccità sui trasporti nel Canale di Panama
Insomma, per ora il problema del Canale di Panama sembra essere ancora piuttosto sotto controllo, seppur a conti fatti costringa le compagnie a limitare il carico massimo. Tuttavia, seppur molti sostengano che presto, con l’arrivo della stagione delle piogge nell’area, tutto si risolverà, altri hanno iniziato a parlare dei possibili problemi che l’economia e il commercio mondiale potrebbero trovarsi ad affrontare.
Il Canale di Panama, infatti, è una delle tratte marittime più importanti e trafficate al mondo, con una potenziale capacità massima di 30 mila passaggi all’anno. La via collega 160 paesi e 1.700 porti, risparmiando alle navi il lungo passaggio attorno a Cape Horn per superare il continente americano. Il Welt spiega che da solo è responsabile di circa il 6% del commercio mondiale, che davanti ad una chiusura completa del passaggio si troverebbe a rischio. Attualmente, però, i problemi del Canale di Panama non sono ancora così marcati e, a conti fatti, anche l’aumento dei costi dei trasporti non inciderà sui cittadini mondiali, trattandosi di cifre che variano attorno ai 2/300 euro, sui circa 2mila che un container standard paga per attraversarlo.