A Canazei, nel cuore delle Dolomiti, 12 ragazzi, tutti minorenni, hanno devastato una casa di villeggiatura facendo danni per oltre 130 mila euro. A riportare la vicenda è il sito di TgCom24, che ricorda come all’epoca dei fatti, il 2020, il gruppo fosse composto tutto da minorenni. Come da prassi, durante l’atto vandalico il gruppo si è fotografato e filmato e alla fine i video e i selfie, poi pubblicati addirittura sui social, hanno incastrato i 12. Ne è quindi scaturita un’indagine ed ora la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio dei minorenni, tutti accusati di danneggiamento in concorso e invasione di terreni o edifici. All’epoca dei avevano tutti un’età compresa fra 14 e 16 anni, ed ora rischiano una pena compresa fra i 6 mesi e i 3 anni di carcere. Inizialmente gli indagati erano ben 17 in totale, ma 5 di loro sono risultati essere estranei ai fatti, di conseguenza il gruppo è stato scremato ai definitivi 12.
Secondo quanto emerge, la difesa starebbe pensando ad una negoziazione ma l’offerta avanzata dalle famiglie dei ragazzi coinvolti, sarebbe stata ben più bassa rispetto ai 130 mila euro di danni. Di conseguenza si procederà con il processo anche se la prima udienza preliminare dello scorso 24 novembre è andata a vuoto, in quanto la difesa ha contestato la nullità del decreto di citazione a giudizio per vizi di forma. I dodici giovani torneranno in aula il prossimo 16 febbraio 2024 quando inizierà il vero e proprio processo.
CANAZEI, 12 MINORENNI DEVASTANO UNA CASA: FATTI RISALGONO AL LOCKDOWN 2020
I fatti risalgono alla primavera del 2020, in pieno lockdown: i ragazzi hanno trasgrediti i divieti e si sono spostati verso il Pordoi con gli sci, arrivando quindi in una vecchia abitazione di Canazei che risultava essere di una famiglia di Bologna.
Hanno quindi scardinato la porta d’ingresso, per poi devastare tutto ciò che trovavano fra mobili, suppellettili, vetri, elettrodomestici gettati dalle finestre: una scena quasi da guerra. I ragazzi hanno anche urinato sul divano e vomitato nelle varie stanze dell’abitazione. Non contento il gruppo si sarebbe recato lì anche tra gennaio e aprile del 2021 e poi a giugno, quando i proprietari hanno scoperto lo scempio e sporto denuncia.