Se ne parlava già diverse settimane fa ma dalla Presidente Bce Christine Lagarde era arrivata una prima netta smentita: ora però le ipotesi di cancellare i debiti dei Paesi europei più in crisi per il Covid-19 torna a circolare negli ambienti di Bruxelles. Le ultimissime sono state riportate ieri da Milano Finanza e oggi da Dagospia: «cancellare i debiti del Covid, discussione in atto tra i commissari di Bruxelles per far sopravvivere l’Unione Europea». È solo di ieri l’allarme lanciato dal Fondo Monetario Internazionale sulla “trappola della liquidità” in cui diversi Governi sono “vittime” dopo i primi 9 mesi di emergenza coronavirus: «servono stimoli e fisco altrimenti la crisi sarà irreversibile». Ora però la possibilità di un concreto “shock” economico arriva direttamente da Commissione Europea e Banca Centrale Europea: i Paesi più in crisi, tra cui Italia, Spagna, Grecia e Francia, potrebbero chiedere alla Bce di eliminare sostanzialmente l’intero debito accumulato dall’emergenza Covid.



CANCELLARE DEBITI UE: COSA POTREBBE SUCCEDERE

Secondo il retroscena di Dagonews, l’idea arriverebbe direttamente da Parigi con l’asse Macron-Lagarde che potrebbe realizzare quanto più di impensabile solo qualche giorno fa. Per l’Italia lo “sconto” potrebbe arrivare fino a 400 miliardi di euro, una cifra vicina anche agli altri Paesi in forte crisi di debito pubblico: solo qualche settimana fa, a domanda posta, la n.1 della Bce smentiva categoricamente l’ipotesi «Chiedere alla Bce di cancellare debito pubblico sarebbe come chiedere di violare i Trattati europei e penso che un punto su cui bisogna martellare di fronte a queste richieste è che i debiti vanno ripagati». Ora però, la seconda ondata (più violenta di quanto si potesse prevedere) potrebbe portare a impensabili e imprevedibili decisioni sul fronte economico e politico internazionale. Seppur di difficile attuazione, le parole di ieri pronunciate da Angela Merkel potrebbero suggerire una sorta di “apertura d’intenti” ad interventi in stile cancellazione del debito: «Dobbiamo essere coscienti del fatto che ci troviamo in una pandemia, e che si tratta di un evento particolare. Si può probabilmente dire che si tratta di un evento che avviene una volta ogni secolo, precisando anche che la luce in fondo al tunnel è ancora abbastanza lontana».

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