Un recente studio del National Cancer Institute americano ha rilevato come il tasso di mortalità per cancro negli Stati Uniti stia attraversando una generale fase di calo. Si tratta di dati e risultati piuttosto importanti, che fanno eco ai piani annunciati lo scorso anno dal Presidente Joe Biden, che chiede al Paese di dimezzare il tasso di mortalità per questo tipo di malattie entro 25 anni. Tuttavia, per quanto siano incoraggianti, i dati rilevati dal NCI non sarebbero sufficienti a raggiungere l’obbiettivo del 50% fissato dal presidente, segno che forse sia necessario ancora fare qualche sforzo per ridurre ulteriormente il tasso di mortalità per i vari tipo di cancro.
Cancro: bene per i polmoni, meno per pancreas e fegato
Complessivamente, lo studio pubblicato sulla rivista Nature ha tenuto conto dei decessi per i più diffusi tipi di cancro negli Stati Uniti, dagli anni 2000 al 2019, ultimo anno di cui sono disponibili informazioni attendibili. Il tasso di mortalità tra il 2016 e il 2019 è diminuito, in generale, di circa il 2,3% annuo, che se dovesse rimanesse stabile anche dal 2020 al 2047, porterebbe ad una diminuzione del 44% complessiva, lontana dagli obbiettivi di Biden, che in questo scenario sarebbero raggiunti nel 2050.
Per raggiungere il 50% delle diminuzione di decessi per cancro occorrerebbe, secondo lo studio, una diminuzione annuale del 2,7% da qui al 2047. Andando nello specifico, poi, lo studio ha anche analizzato i decessi delle più diffuse tipologie di tumore, dal polmone, al colon, passando per fegato e pancreas. La diminuzione maggiore si è vista con il tumore al polmone (peraltro il più diffuso e mortale), che è sceso del 4,7% tra il 2014 e il 2019. Dati simili si sono registrati anche per il cancro al colon-retto e alla mammella, mentre rimangono invariati i dati relativi alla mortalità per i tumori alla prostata, al pancreas e al fegato. Secondo gli autori dello studio il miglioramento si deve in larga parte alle nuove terapie disponibili, e per questa ragione sarebbe importante ora concentrarsi sulle patologie che ad oggi risultano essere ancora più mortali, per raggiungere gli obbiettivi di Biden.