Il cancro al seno è piuttosto frequente nelle donne. Ma a destare preoccupazione è un significativo incremento che sembrerebbe essersi registrato soprattutto tra le giovani under 40 come riporta il Corriere della Sera. I numeri sarebbero stati forniti da un ampio studio internazionale pubblicato sulla rivista scientifica Jama Network Open. Analizzando i dati di oltre 560mila persone negli Stati Uniti tra il 2010 e il 2019, gli autori hanno osservato che i tassi di incidenza dei tumori a insorgenza precoce sono cresciuti in modo sostanziale, e tra questi ci sarebbe proprio quello alla mammella.
Nelle donne sotto i 40 anni il tasso di carcinoma mammario è aumentato del 3% ogni anno dal 2000 al 2019, secondo l’American Cancer Society. Inoltre, mentre il tasso di mortalità nelle donne mature e/o anziane è diminuito, ciò non è invece avvenuto per le giovani. L’incidenza del cancro al seno nelle donne con meno di 40 anni resta comunque relativamente bassa: si parla di 25 casi ogni 100mila donne (secondo i dati Usa del 2019), contro i 229 casi ogni 100mila nella fascia 40-64 anni e 462 casi nella fascia 65-74 anni. Anche in Italia il tumore della mammella è la neoplasia più frequente nelle donne: nel 2022 le nuove diagnosi sono state 55.700, con un incremento dello 0,5% rispetto al 2020.
CANCRO AL SENO: L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
Da sempre si cerca di sensibilizzare sulla prevenzione contro il cancro al seno. E anche in questo senso sono stati condotti studi in base ai quali la mammografia non sarebbe utile nelle donne più giovani, considerando anche il rischio di falsi positivi e l’esposizione a piccole dosi di radiazioni. Raramente poi le ragazze o giovani adulte vengono istruite dai medici su come fare l’autoesame del seno o quando sottoporsi ai controlli. Senza contare che spesso, nell’immaginario comune, al di sotto dei 40 anni, non sempre si pensa di essere a rischio e si tende a non iniziare a sottoporsi ai dovuti screening perchè ritenuti non ancora necessari.
I rischi però sono elevati, e spesso proprio giovani donne si ritrovano a scoprire di avere un cancro al seno aggressivo e in fase avanzata proprio a seguito di una diagnosi tardiva. Matteo Lambertini, professore associato di Oncologia medica all’Università di Genova, ha provato ad analizzare queste statistiche: “Oltre il 90% dei nuovi casi di cancro registrati annualmente nel nostro Paese, come nel resto del mondo, riguarda cittadini over 50. Studi recenti stanno però evidenziando anche da noi un progressivo incremento dei tumori prima di quest’età, per motivi in parte noti e in parte ancora da studiare.“
I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO DEL CANCRO AL SENO
Dove ricercare le cause che stanno portando ad un incremento di casi di cancro al seno? Sebbene non vi sia una risposta univoca tra i fattori di rischio è annoverato ad esempio il ritardo della prima gravidanza. Avere figli oltre i 35 anni infatti porterebbe il seno ad accumulare un numero maggiore di cellule ‘anomale’ e i cambiamenti che si verificano durante la gestazione potrebbero accelerare la trasformazione di queste cellule in cancro. Avere un seno ‘denso’ è poi un altro elemento potenzialmente pericoloso, così come le mestruazioni precoci e la menopausa tardiva, perché il seno è esposto agli estrogeni più a lungo.
Anche lo stile di vita, la dieta, il peso, il consumo di alcolici e le esposizioni ambientali possono costituire dei fattori di rischio. Infine, secondo le statistiche, le donne di colore hanno maggiori probabilità rispetto alle bianche di ricevere una diagnosi di cancro al seno in giovane età. Contrariamente invece a quanto ci è sempre stato detto la genetica non occuperebbe le prime posizioni come maggiore propensione a contrarre tumore alla mammella. La maggior parte delle donne che sviluppano la malattia in giovane età infatti non ha una predisposizione genetica.