I pompieri eroi che intervennero in occasione dell’incendio alla Grenfell Tower, avvenuto nella notte del 14 giugno 2017 a Londra (provocando la morte di 72 persone e il ferimento di altre 74), si sono ammalati di cancro e leucemia. Il sistema sanitario britannico, come riportato dal Corriere della Sera, sta monitorando le condizioni di salute di coloro che sono rimasti coinvolti nel rogo dell’edificio residenziale e sono sopravvissuti, in quanto nel 2019, a due anni di distanza, il terreno attorno è risultato ancora contaminato da detriti cancerogeni.
I vigili del fuoco a cui è stata riscontrata la malattia sono al momento 12, ovvero il 4% secondo il sindacato. In totale ne furono spediti sul posto circa 1.300. “Chiederemo ulteriori studi per aiutare e proteggere i pompieri chiamati a Grenfell così come i colleghi di tutto il Regno Unito”, ha affermato un portavoce. “Parliamo di uomini e donne che rischiano la vita di continuo e che quel giorno hanno conosciuto l’inferno”.
Cancro e leucemia per pompieri di Grenfell tower: il 4% di chi intervenne ne soffre
I pompieri che operarono nella Grenfell Tower ora temono di ammalarsi di cancro e leucemia come alcuni colleghi. La chiamano proprio “tosse Greenfell”, uno dei primi sintomi della malattia. A soffrirne sono persone che non sono mai state a rischio di sviluppare questi problemi: hanno meno di 40 anni e le forme della patologia sono anomale. La causa probabilmente è proprio quell’incendio del 14 giugno 2017 a Londra, che oltre ad un terribile bilancio ha anche lasciato detriti cancerogeni sul terreno circostante all’edificio residenziale.
“Io sono stato esaminato ma per fortuna non è venuto fuori nulla”, ha raccontato al Mirror David Badillo, il primo a entrare a Grenfell quella notte. “Certo è preoccupante. Io ho due figli piccoli e voglio vederli crescere. Non so cosa potrà succedere in futuro”. Il timore, infatti, è che i 12 pompieri attualmente malati siano soltanto la punta dell’iceberg.