La ricerca è stata portata avanti dall’Istituto Europeo di Oncologia da un gruppo di ricercatori “capeggiati” da Piergiuseppe Federici, professore di Patologia Generale all’Università di Milano ed è destinata a far discutere dato che ribadisce come l’insorgenza di un tumore non sia imputabile a casualità o a sfortuna ma abbia dei precisi motivi. Secondo il team, sono gli stili di vita a l’ambiente che ci circonda a favorire le mutazioni di alcune cellule e quindi le cosiddette “traslocazioni cromosomiche” sarebbero determinate dall’ambiente esterno alle cellule stesse e non sarebbero quindi soggette al caso. Cosa causa quelle alterazioni? È questa la domanda da cui si è partiti per provare a spiegare un argomento che, da sempre, divide gli scienziati, vale a dire cosa contribuisca all’innesco delle patologie tumorali: come è noto, ogni cellula del nostro corpo subisce almeno sei cambiamenti del Dna dei suoi geni e da tempo è in atto un dibattito nel mondo medico per stabilire se queste alterazioni possano essere previste e anticipate oppure se si tratti di un meccanismo casuale e difficile da prevenire. (agg. di R. G. Flore)
Le cause nei fattori ambientali
Non ci si ammala di cancro per caso o per motivi legati alla sorte, lo rivela uno studio tutto italiano. Arriva una nuova conferma legata al fatto che tutto dipenda da fattori “ambientali” in grado di creare delle alterazioni geniche. La parte importante dello studio però è legata al fatto che queste sono prevedibili e dunque è possibile studiare nuovi metodi per riuscire a superare una delle malattie più terribili della nostra era. La ricerca è stata effettuata dall’Istituto Europeo di Oncologia e poi pubblicata sulla rivista specializzata Nature Genetics. Decisivo è stato l’intervento dello European Research Council che ha finanziato gli specialisti per arrivare a questi risultati. Il direttore della Ricerca e professore di patologia generale dell’Università di Milano è il dottor Piergiuseppe Pelicci. Al suo fianco abbiamo visto il ricercatore IEO e di patologia generale della stessa facoltà Gaetano Ivan Dellino. In collaborazione c’era anche il gruppo di Mario Nicodemi professore dell’Università di Napoli Federico II.
Cancro? Non ci si ammala per caso: le parole di Pellicci
Il dottore Piergiuseppe Pelicci ha coordinato lo studio che dimostra come non ci si ammali di cancro per caso. Come riportato dal Corriere della Sera, nella sua versione online, questi ha specificato: “Nel corso della vita un uomo su due e una donna su tre si ammalano di cancro. Perché viene da chiedersi? Un tumore si sviluppa quando una singola cellula accumula 6 o 7 alterazioni del DNA a carico di particolari geni, cioè i geni del cancro. la domanda diventa lo scoprire cosa determina quelle alterazioni. La ricerca di una risposta ha creato due scuole di pensieri. Da una parte quella che identifica la causa principale nell’ambiente in cui viviamo e dallo stile di vita. L’altra ne attribuisce l’origine alla casualità e dunque alla sfortuna“. Parole importanti che apriranno a diverse ricerche per trovare ulteriori soluzioni.