Oggi è la festa della Candelora, una giornata in cui si celebra la metà del percorso fra l’inverno e la primavera. Se ai giorni nostri tale giornata, il 2 febbraio, risulta avere poco significato, nei tempi che furono era vista invece come una sorta di “luce in fondo al tunnel” per tutti coloro che lavoravano nei campi fra agricoltori, contadini e allevatori. Per questo nel corso degli anni si sono tramandate numerose filastrocche ma anche proverbi e poesie, come ad esempio queste rime a firma Jolanda Restano: “Indovina il giorno odierno: a metà siam dell’inverno, piano piano, storia vera!, si va verso Primavera. Da quest’oggi, in verità, ogni dì si allungherà; dentro chiese e chiesette dan candele benedette. Dimmi, dai, non vedo l’ora: oggi è la…”, ovviamente la Candelora.
Questo è invece un proverbio popolare dedicato a questa giornata, molto simile alla poesia precedente: “Alla Candelora l’inverno è finito, ma se vuoi essere sicuro aspetta l’annunziata, se vuoi essere certo aspetta l’uscita della lucertola, e se vuoi sistemarti comodo deve cantare la cicala”. Diversi i pensieri dedicati al tema del meteo e dell’inverno: sarà davvero finita la stagione fredda? Vedendo il clima mite di questi ultimi due giorni forse la risposta è davvero affermativa… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CANDELORA, 2 FEBBRAIO, SIGNIFICATO E CELEBRAZIONI DELLA FESTIVITÀ CRISTIANA
Il 2 febbraio nella tradizione cattolica si festeggia la Candelora, una festività di origine cristiana che si celebra a quaranta giorni di distanza dal Natale. La ricorrenza corrisponde al giorno della Presentazione di Gesù al Tempio: in altre religioni, la ricorrenza era comunque celebrata e conosciuta come la festa della purificazione. Quaranta giorni dopo la nascita, secondo i Vangeli, Gesù fu presentato al Tempio. Nella stessa giornata, la Vergina Maria, si prestò al rito della purificazione poiché erano trascorsi i giorni esatti dopo il parto. La festa, fino al Concilio Vaticano II, era conosciuta anche come la Purificazione della Beata Vergine Maria proprio per questo motivo. Da quel momento in poi si decise però di dedicarla esclusivamente a Gesù.
Ma perché Cristo venne presentato al Tempio? Secondo la legge di Mosè, tutte le famiglie ebraiche dovevano presentare il loro primogenito maschio al Tempio di Gerusalemme per offrirlo in sacrificio al Signore. Per riscattare il nuovo nato e mantenerlo in vita, si poteva però lasciare un’offerta in denaro ai Sacerdoti. Le stesse madri, dopo il parto erano chiamate a purificarsi quaranta giorni dopo la nascita di un maschio, mentre sessantasei in caso di nascita di una bambina.
Tradizioni e festeggiamenti della Candelora
Alla festività religiosa della Candelora sono legati anche tanti proverbi, come quello che si usa al Nord: “Se c’è sole a Candelora, dell’inverno semo fòra, ma se piove o tira vento, de l’inverno semo dentro”. Il senso è presto spiegato: se alla Candelora ci sarà bel tempo, allora l’inverno è in chiusura. Al contrario, farà ancora freddo. Al centro, invece, si dice: “Per la santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno semo fora”. Il significato è però diverso da quello del Nord: se ci sarà cattivo tempo il 2 febbraio, l’inverno sarà al capolinea. La festività della Candelora è legata alla luce, rappresentata appunto da Gesù. Durante la celebrazione liturgica, vengono benedette le candele.
Simili alla Candelora sono anche altre festività pagane o risalenti a religioni pre-cristiane. Si tratta ad esempio dei Lupercalia che si celebravano nell’antica Roma a febbraio, mese purificatorio. I contadini si dedicavano alle fiaccolate e benedicevano il Dio Fauno, protettore del bestiame. Un’altra festa simile è quella in onore della dea Giunone che si teneva all’inizio di febbraio. Probabilmente proprio per questo motivo, l’antica ricorrenza dedicata alla Purificazione della Beata Vergine Maria si teneva il 2 febbraio.