Il Candida auris, meglio noto come “fungo killer“, ha fatto una nuova vittima in Italia, più precisa a Milano. Si trattava di un uomo di 79 anni, deceduto giovedì sera, che era da poco rientrato da un viaggio in Grecia, nel corso del quale è stato colpito da un ictus che l’ha costretto ad un ricovero in una struttura ospedaliera greca. L’ictus risalirebbe all’ottobre dello scorso anno, momento dal quale l’uomo non sarebbe più uscito dall’ospedale a causa di alcune complicazioni.



Per il 79enne l’infezione da Candida auris avrebbe avuto origine in Grecia. Infatti, durante la lunga degenza era entrato piuttosto velocemente in terapia intensiva per l’aggravarsi delle sue condizioni. Prima aveva attraversato una sepsi, seguita da alcuni choc settici che hanno, man mano, compromesso le funzionalità di diversi organi. Pochi giorni fa, per l’esattezza 10, l’uomo era stato trasferito a Milano, all’Ospedale Sacco, dove alcuni esami hanno accertato la positività al fungo killer Candida auris, più la presenza di alcuni batteri antibiotico resistenti. Infine, un ultimo choc settico gli sarebbe stato fatale, ma non vi sarebbe certezza della correlazione tra il decesso e il fungo.



Candida auris: cos’è e cosa provoca il fungo killer

L’esistenza del Candida auris è nota alla comunità medica internazionale già dal 1996 quando venne individuato retrospettivamente in alcuni pazienti coreani, mentre è stato isolato la prima volta in Giappone nel 2009, dall’orecchio di una donna. I primissimi focolai europei del fungo killer, invece, sono arrivati nella primavera del 2015 in Francia, e quattro anni dopo è stato identificato il primo caso in Italia che ha dato origine ad un ampio focolaio in Liguria ed Emilia-Romagna tra il 2020 e il 2021.

Complessivamente, il Candida auris è considerato una minaccia seria alla salute pubblica, con una letalità stimata tra il 30% e il 70%, a meno che non venga preso in tempo e curato con una terapia adeguata. Si tratta, inoltre, di un patogeno altamente contagioso che si trasmette dal semplice contatto con un paziente infetto o con oggetti e superfici contaminate. È in grado di generare facilmente nuove varianti e prolifera, soprattutto, negli ospedali, che rappresentano il primo luogo di infezione. Complessivamente, invece, il Candida auris provoca sintomi del tutto classici e spesso abbinati ad altre malattie, che vanno dalle otiti, alle infezioni alle ferite, fino alle infezioni sanguigne e agli organi addominali.