4 I CANDIDATI PRESIDENTE ALLE ELEZION IN RUSSIA: NOMI E LISTE COLLEGATE
Sono in tutto 4 i candidati Presidente per le Elezioni Presidenziali Russia 2024 al via oggi e in corso fino a domenica 17 marzo con gli ultimi seggi nel profondo est siberiano: sebbene sulla scheda elettorale appariranno i 4 nomi completi con le liste a sostegno, è opinione comune in Russia tanto quanto nella comunità internazionale che non vi siano reali oppositori in grado di superare il consenso abnorme del Presidente in carica Vladimir Putin. Per il leader del Cremlino il potere in carica è di fatto ininterrotto dal 2000: a parte il breve interregno di Dmitri Medvedev tra il 2008 e 2012, Putin ha governato dal Cremlino per i primi due mandati, poi è stato rivotato nel 2012 e ora punta al suo quinto mandato.
Grazie alla riforma costituzionale approvata con un referendum nel 2020, è possibile conservare il potere fino a massimo 5 mandati consecutivi: per questo motivo, se lo volesse, Putin potrebbe ripresentarsi per rimanere in carica fino al 2036. I tre avversari dello “zar” sono tutti provenienti dall’opposizione al partito “Russia Unita” nel parlamento russo, la Duma, ma di fatto non hanno grandi bacini elettorali né si sono contraddistinti n questi anni per forti politiche contrarie alla direzione del Governo Mišustin. Soprattutto sulla guerra in Ucraina e lo scontro sempre più acceso con la Nato, gli altri candidati “anti-Putin” non rappresentano ad oggi un’alternativa possibile alla rielezione di Vladimir Putin al Cremlino. Ecco qui di seguito nomi e partiti di riferimento dei 4 candidati:
– Vladimir Putin, Russia Unita
– Leonid Slutsky, Partito liberaldemocratico (Ldpr)
– Nikolai Kharitonov, Partito Comunista (Pcus)
– Vladislav Davankov, Partito Nuovo Popolo
CHI SONO GLI SFIDANTI DEL PRESIDENTE PUTIN ALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI RUSSIA 2024
Il 56enne Leonid Slutsky è forse il principale candidato, quello più noto almeno dopo il Presidente Vladimir Putin: rappresentante e leader del Partito liberaldemocratico (Ldpr), guida la formazione nazionalista dal maggio 2022 dopo la morte del fondatore Vladimir Zhirinovsky. Fuori dalla Russia è considerato come “Harvey Weinstein russo” in quanto nel 2018 rimasto al centro delle proteste dopo l’accusa di molestie sessuali da parte di ben 3 giornaliste. Prima del voto, la Commissione etica della Duma ha scagionato Slutsky da ogni accusa: il candidato Presidente svolge da mesi ormai ruolo di primo piano del gruppo negozionale con l’Ucraina.
Vladislav Davankov è il candidato più giovane alle Elezioni Russia 2024, esponente del Partito Nuovo Popolo ed ex imprenditore agricolo: il 40enne politico è vice presidente della Camera Bassa del Parlamento russo (la Duma) e solo nel 2021 era candidato a sindaco di Mosca, arrivando però quarto con il 5% delle preferenze. Da ultimo, ciò che fu il totalitario Partito Comunista russo (Pcus di Lenin e Stalin) sopravvive con il deputato 75enne Nikolai Kharitonov, già candidato nel 2004 alle Presidenziali finendo al secondo posto dietro l’inarrivabile Putin: il candidato più anziano alle Presidenziali guida la commissione parlamentare per lo sviluppo dell’Estremo oriente russo e dell’Artico, nominato nel Pcus dallo storico leader Gennady Zyuganov.
Sono stati invece esclusi dalla candidatura Boris Nadezhdin ed Ekaterina Duntsova, entrambi favorevoli alla fine della guerra in Ucraina: per la moglie di Alexei Navalny, uno dei pochi oppositori importanti del potere putiniano nell’ultimo decennio – morto lo scorso mese in circostanze molto oscure nel gulag dove era rinchiuso – l’appello lanciato alle Elezioni Presidenziali Russia 2024 punta al voto “di protesta”. Come ha spiegato in un video diffuso sui vari canali social Yulia Navalnaya, «Occorre andare al seggio elettorale tutti insieme, il 17 marzo alle 12:00. A quel punto si può scegliere: votare un qualsiasi candidato che non sia Putin, annullare la scheda elettorale, scrivere ‘Navalny’ a grandi lettere».