Candido Montini, parla il fratello: “Neanche a un cane si fa una cosa simile”

Il fratello di Candido Montini, il signore ucciso in casa a Garzeno, in provincia di Como, a Tgr Lombardia parla dell’uccisione del povero anziano, colpito con venti coltellate da un 17enne del paese. “Eravamo parenti, è una doppia tragedia. Ma che lo abbia fatto anche per cento euro, neanche a un cane si fa una cosa simile, con venti coltellate. Avevo immaginato che fosse uno del paese, era difficile che entrasse qualcuno per quelle strade lì, molto strette, e trovare la casa. Sapeva che era abitudinario, che lasciava la porta aperta: o lo ha aspettato o è entrato dopo. Lui abitava a pochi metri da qui. Lo ha curato, conosceva le sue abitudini. Lo ha fatto con grande crudeltà, venti coltellate son tante”.



Candido Montini ucciso in casa. Choc in paese

Candido Montini è stato ucciso con più di venti coltellate a Garzeno, da un 17enne, un parente della vittima. Il ragazzino in precedenza si sarebbe preso cura dell’anziano: lo conosceva infatti bene, così come conosceva le sue abitudini. È enorme lo choc in paese: la comunità è molto piccola e tutti si conoscono molto bene tra loro, tanto che il sindaco ha raccontato di essere certo che l’assassino venisse da fuori.



Di diverso avviso è invece il fratello di Candido, che a “Ore 14” ha spiegato proprio di essere stato convinto fin dall’inizio del fatto che ad aver ucciso l’anziano fosse stata una persona che ben lo conosceva e che sapeva destreggiarsi tra le strettoie del paese. Il ragazzo è stato trovato tramite un esame del Dna che ha dato l’esito che in tanti non si sarebbero aspettati minimamente: è stato un 17enne del posto ad uccidere Candido Montini, l’anziano che in paese aveva un negozio di alimentari.

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