Un uomo è stato condannato per via del fatto che il suo cane abbaiava sempre. La notizia, alquanto curiosa, è stata riportata nelle scorse ore dal sito dell’agenzia di stampa italiana Ansa, in cui si legge che un proprietario di un cane di razza pastore tedesco di grossa taglia, è stato portato in tribunale dal vicino di casa. L’animale, infatti, era solito abbaiare principalmente nelle ore notturne ma anche di giorno, di conseguenza l’uomo ha presentato una querela per “disturbo della quiete pubblica”. Alla fine il giudice ha dato ragione al dirimpettaio, visto che il proprietario del cane è stato condannato a pagare un’ammenda di trecento euro, oltre alle spese processuali, per il reato di cui sopra.



La sentenza, specifica ancora l’agenzia Ansa, è stata emessa dal tribunale di Castrovillari in composizione monocratica, e i fatti sono avvenuti proprio nel noto comune della provincia di Cosenza (regione Calabria), a cominciare dal 2018. Il vicino di casa, l’avvocato Livio Faillace, avrebbe invitato più volte il proprietario del cane a spostare l’animale per via del disturbo che lo stesso provocava, ma le sue richieste sono sempre cadute nel vuoto, di conseguenza lo stesso legale ha deciso di presentare una querela, costituendosi come persona offesa nel processo che ne è in seguito scaturito e che si è appunto concluso con la condanna.



CANE ABBAIA TROPPO DI NOTTE E DI GIORNO: PROPRIETARIO CONDANNATO. IL TRIBUNALE HA NEGATO LE ATTENUANTI

Il tribunale ha anche negato al proprietario del cane le circostanze attenuanti “attesa – si legge nella sentenza – la pervicace negazione del fatto e il conseguente dispendio processuale, anche a fronte di plurimi e concordi elementi di prova a carico in considerazione del prolungato fastidio arrecato alla persona offesa e all’assenza di qualsivoglia segnale di resipiscenza proveniente dall’imputato”.

Il giudice sottolinea inoltre il fatto che “il rispetto per gli animali non può prescindere dal rispetto dell’uomo e delle sue esigenze”. L’avvocato Faillace ha rinunciato a costituirsi parte civile e di conseguenza a qualsiasi risarcimento.