LA DIFESA DI LUCIANO CANFORA: “LISTE PROSCRIZIONE CONTRO DI ME”
«Liste di proscrizione contro di me? È deplorevole falsare il pensiero altrui. Deplorevole. Fare i cataloghi dei buoni e dei malvagi e la ricerca di un nemico interno è imbarazzante»: parla così a “La Verità” lo storico e docente Luciano Canfora, nell’occhio del ciclone nelle ultime settimane per le sue posizioni non proprio “allineate” alla versione dell’Ucraina sull’invasione in corso da parte dei russi.
Tra articoli, interviste tv e interventi vari, Canfora ha voluto esprimere un concetto semplice: discutibile, certo, ma semplice, «questa è una guerra tra Russia e Nato, e che quella dei buoni e dei cattivi è solo una favola». Così riassume benissimo la collega Giulia Cazzaniga nell’incalzare il professore emerito all’Università di Bari: «È un finimondo, ma non è che non avessimo avuto segnali premonitori. E il mio dire che è un conflitto Nato-Russia non è tanto peregrino, ma condiviso da molti». Invece tanti altri lo hanno attaccato, addirittura accusato di essere uno che «giustifica chi uccide i bambini» o che ha «dimenticato che il vero dittatore è Putin». Un po’ alla stessa stregua del “caso Orsini”, anche Luciano Canfora si sente censurato per le sue idee in disaccordo con la narrazione tv e sui giornali: «Non so se posso ricordare – ma c’è chi lo considererà provocatorio – che durante la guerra guerreggiata, l’Italia conobbe l’ossessivo ammonimento nei luoghi pubblici: “Taci, il nemico ti ascolta”. Il concetto di nemico interno è persecutorio, spropositato, immetodico».
“GUERRA TRA RUSSIA E NATO”, LA VERSIONE DELLO STORICO CANFORA
La guerra tra Russia e Nato che va ben oltre lo scontro durissimo tra Mosca e l’Ucraina è il motivo per cui la tesi di Luciano Canfora non viene proprio accolta benissimo: «Se siamo a questo punto di sovraeccitazione ciò mi allarma molto. C’è forse nell’aria l’idea che il conflitto si allargherà e che bisogna serrare le file». La paura di una terza guerra mondiale può atterrire chiunque, ovviamente, ma non per questo occorre “far finta” di non cogliere determinati allarmi: sempre secondo Canfora a “La Verità”, l’attuale informazione è ai limiti «dell’imbarazzante. Osservo solo che da quando c’è la guerra la materia sanitaria sembra quasi scomparsa. Ognuno, poi, ricaverà le sue deduzioni. Certo non ho mai visto media così monocordi sul conflitto. Nemmeno nel 1956, un anno durissimo». Canfora si definisce oggi come ieri un uomo di sinistra e come tale dice di «non aver niente a che fare con Putin», è anzi «ridicolo» pensare che «io possa essere un putiniano». Di contro però, conclude il professore, «Mi tocca davvero ricordare che considera l’esperienza della Russia post-sovietica come molto negativa? Non ne apprezzo nulla. Ma questo non vuol dire non riconoscere i torti e i rischi della politica Nato. In ogni caso non è la prima volta che si fanno questi errori di interpretazione, quando c’è in corso una guerra».