Cannabis, un elevato consumo di THC porta ad aumentare la voglia di mangiare cibo spazzatura in preda alla cosiddetta “fame chimica“. Uno studio condotto sui vermi conferma, la predilezione per alcuni alimenti piuttosto che altri, in una ricerca che potrebbe spiegare il meccanismo attraverso il quale dopo aver assunto cannabis si è più portati a mangiare cibi ultracalorici. Lo riporta in un articolo a carattere scientifico il giornale The Guardian, che mostra li dati originariamente pubblicati sulla rivista Current Biology.



I ricercatori hanno utilizzato i vermi come cavie per sperimentare gli effetti e le correlazioni tra cannabinoidi e fame, dimostrando che anche in questo caso gli invertebrati, dopo essere stati esposti ad alte concentrazioni di THC tendevano a scegliere di cibarsi di alimenti a più contenuto calorico, e a preferire il “junk food” rispetto a cibi più sani messi a disposizione. Proprio nelle stesse modalità con le quali anche gli umani dopo il consumo di cannabis, in preda alla fame chimica, tra due alternative quali ad esempio la pizza e una zuppa d’avena, sceglierebbero la pizza.



Cannabis aumenta la voglia di mangiare cibo spazzatura, lo studio sui vermi

Lo studio sui vermi e cannabis è stato condotto dall’università dell’Oregon ed il principale autore, il neurobiologo Shawn Lockery ha dichiarato al The Guardian che “Questa ricerca potrebbe essere il punto di partenza per studiare la correlazione che c’è tra il consumo di cannabis e l’aumento della fame“. Infatti era già stato provato, negli studi sugli effetti cerebrali del THC che dalla sostanza viene attivato un particolare recettore che regola anche l’appetito.

Quindi dall’osservazione dei vermi non solo si è giunti alla conclusione che, tra due scelte di cibi si preferisce assumere quelli con più calorie, ma che in mancanza di alimenti disponibili, il cervello produce una sensazione di mancanza che porta alla ricerca di soddisfazione alimentare. Producendo “Una voglia di calorie particolarmente associata al consumo di cibo spazzatura“. Questo spiegherebbe anche l’importante ruolo della cannabis sul cervello, nel attivare il metabolismo, e presto, conclude il professore “I vermi, grazie al loro particolare comportamento simile a quello umano, saranno utilizzati per studiare altre correlazioni tra recettori neurologici ed assunzione di droghe“.