Il Pd è spaccato da tempo, neppure la segreteria di Elly Schlein è riuscita a far cambiare rotta al partito. Lo dimostra anche la linea dem sulla droga, infatti cambia il tema, ma non la sostanza. Per Schlein, il Partito democratico deve puntare alla legalizzazione delle droghe leggere, eppure c’è una parte del Nazarano che la pensa diversamente. Infatti, alla Camera è stata presentata una proposta di legge firmata dal deputato dem Andrea De Maria per chiedere una stretta in «materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope». Andrea De Maria, come evidenziato da Il Tempo, è il responsabile dell’organizzazione di Energia popolare, la nuova corrente «non corrente» del presidente del Pd Stefano Bonaccini.



Quindi, da un lato c’è Schlein che prova a spingere per la legalizzazione delle droghe leggere, visto che «il proibizionismo ha fallito», come aveva dichiarato durante le primarie. Dall’altro c’è nel suo stesso partito chi adotta una linea opposta. La proposta di legge depositata da De Maria interviene sul comma 5 dell’articolo 73 del “Testo unico sugli stupefacenti” che riguarda i fatti di «lieve entità» che tengono conto «della qualità e quantità delle sostanze». Dunque, la proposta prevede una stretta, un inasprimento delle pene che verrebbero portate da «due a sei anni» anziché «da sei mesi a quattro anni» come attualmente previsto.



RICCARDO MAGI VS PD “PROPOSTA DI LEGGE? MOLTO GRAVE”

Quindi, il Pd che spinge per la legalizzazione delle droghe leggere propone una legge per inasprire le pene. Una circostanza che Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha definito «non solo stupefacente, ma anche politicamente molto grave». Magi, come riportato da Il Tempo, non si capacita del fatto che «da un esponente del Pd arrivi una proposta di modifica della legge sugli stupefacenti che è persino peggiore di quelle proposte recentemente dal governo». Per Magi così «di fatto si elimina la lieve entità per le sostanze cosiddette leggere». Quindi, è praticamente l’opposto di quello che il Pd aveva sostenuto nella scorsa legislatura, «votando in commissione per la mia proposta che toccava proprio questo punto».



C’è la proposta di Davide Baruffi, sottosegretario in Emilia Romagna, responsabile Enti locali Pd e braccio destro del governatore emiliano Stefano Bonaccini. «Quella di De Maria è una proposta legittima, ma non è la posizione di Bonaccini». Il primo firmatario De Maria ha evidenziato che «la proposta non è proibizionista, è stata presentata questa estate, come la scorsa legislatura, per contenere il fenomeno del piccolo spaccio e nasce da un impegno preso nel 2018 rispetto a un’esperienza sul campo, dopo un confronto con le forze dell’ordine». Infine, ha aggiunto: «Spero che venga approvata insieme alla depenalizzazione». Ma il momento resta complicato per Elly Schlein.